giovedì 28 febbraio 2013

Il teorema vivente


Popinga ne parlò qualche tempo fa, la sua recensione mi convinse, peccato non conoscere il francese, mi dicevo. Ieri è uscito in italiano, sia in versione cartacea che ebook.
Non ci sono più scuse.
Vado.

Che bello, oggi è l'ultimo giorno di scuola

Avevo uno zio che anni fa vinse un concorso alle Poste. Per qualche anno maneggiò raccomandate e assicurate, poi decise che quello non era il suo mestiere, lui aveva sempre desiderato fare il parrucchiere. Si licenziò e entrò come apprendista in un salone del quartiere.
Mi piace pensare che anche il Papa si sia accorto che quel mestiere lì, lui proprio non voleva farlo.

domenica 24 febbraio 2013

Darwin And Election Day


Giorno campale per l'evoluzione del paese. La mia compagine neuronica vorrebbe astrarsi per un attimo da tutto questo e festeggiare come si deve il Darwin Day (a dire il vero mi pare la data giusta fosse il 12, ma cos'è qualche giorno di ritardo confrontato all'immensità delle ere geologiche). Purtroppo non riesco a tirar fuori nulla di buono nel breve intervallo a mia disposizione tra le operazioni di voto e le consuete incombenze domenicali.
Mi scuserete quindi se vi ripropongo pari pari un post che buttai giù nel 2011, e se non mi scusate pazienza, il copyright è mio e lo gestisco io.

Lo Stomaco Di Darwin

Leggere biografie è sempre stato un esercizio ammaliante: buttarsi a capofitto in un’epoca spesso distante dalla propria scoprendone lati della vita quotidiana, contesti storici, modi di pensare tipici del tempo è già affascinante. Ma farlo accompagnati dalle vicende e dai pensieri di personaggi eccezionali, pionieri in grado di cambiare una volta per tutte la storia, è semplicemente impagabile. E uno degli uomini che ha avuto più influenza nella storia della cultura umana è stato senz’altro Charles Darwin.
Nella primavera del 1838 lo troviamo alle prese con i suoi dilemmi morali. Stava man mano entrando nel vivo della formulazione della sua rivoluzionaria teoria evoluzionistica (anche se più che di teoria dovremmo parlare di legge) ma si stava accorgendo che le sue considerazioni, una volta diffuse, avrebbero minato alle fondamenta tutta la visione filosofica dell’epoca. Questa consapevolezza gli dava ansia, dolori allo stomaco, tachicardie improvvise. Era costretto a passare le giornate chiuso nel suo appartamento londinese a rimuginare in segreto sui dati raccolti nel corso del suo viaggio intorno al mondo, sulle lunghe discussioni con gli allevatori inglesi, sulle teorie evoluzionistiche già proposte da altri studiosi negli anni precedenti; mentre nei suoi rari appuntamenti mondani, nei salotti culturali e nelle stanze accademiche doveva celare tutte le sue scoperte e le sue idee dietro un atteggiamento di pacato allineamento alle convinzioni dominanti del suo tempo: creazionismo, dualismo spirito/materia, centralità della specie umana all’interno del creato, superiorità della cultura europea.
Dentro di sé però percorreva nuovi sentieri: con i caratteri fitti con cui riempiva il suo “Taccuino C” Darwin osava geniali salti teorici che si sarebbero rivelati inconfutabili dopo decenni ma che allora poteva confessare solo a se stesso: “E’ difficile immaginare il pensiero se non come struttura del cervello (…) L’amore per la divinità è un effetto dell’organizzazione”. Stava cominciando a essere consapevole della vita organica come riducibile esclusivamente a elementi essenziali capaci di autoorganizzazione ed evoluzione. Una catena ininterrotta di generazioni con individui sempre più complessi. Ma se gli atomi della materia vivente avevano il potere di autosvilupparsi, allora non c’era più spazio per l’influenza divina.
Inoltre si conviceva sempre più che lo spirito e il pensiero non erano altro che un prodotto della materia vivente: una secrezione del cervello. Pertanto gli istinti e le caratteristiche mentali di base, in quanto prodotto dell’organizzazione neurale, potevano essere ereditate come un qualsiasi altro carattere fisico. Aveva oltrepassato la dicotomia tra spirito e materia e la aveva sintetizzata in una visione materialistica ed evoluzionistica.
Una volta presa questa strada diventava possibile anche intuire la selezione, generazione dopo generazione, di alcuni schemi mentali che sembrano infusi da entità trascendentali. Stava avvicinandosi a ipotizzare quella che poi Richard Dawkins avrebbe definito “trasmissione memica”, ossia la diffusione, tramite comunicazione ed educazione, di schemi mentali e culturali sottoposti a selezione naturale, primo tra tutti il sentimento religioso. Se l’idea di Dio fosse stata impiantata trascendentalmente nella mente degli uomini, allora dovrebbe essere presente in tutte le popolazioni. Ma i suoi viaggi gli avevano insegnato che in alcuni popoli l’idea di divinità intesa alla maniera occidentale non era nemmeno presa in considerazione. L’unica spiegazione era che quell’idea fosse anch’essa un prodotto dell’evoluzione, come la pelle scura o la resistenza al freddo. Ma come poteva sperare di ottenere una cattedra a Cambridge, roccaforte dell'autorità anglicana, con idee del genere? E il dolore allo stomaco aumentava.

giovedì 21 febbraio 2013

Compleanni e dintorni


Nei giorni scorsi, coadiuvato dalla forzata permanenza casalinga in compagnia di fastidioso virus intestinale, sono rimasto imbrigliato nella lettura di una serie di post  di sommo interesse tuttologico, che (contrariamente a quanto affermano alcuni maligni) nulla hanno a che fare con gli effetti né con le cause della succitata indisposizione.
Succede che i divini Rudi Matematici pubblicano da ormai quattordici anni una e-zine di matematica ricreativa: tutti i numeri (ad oggi ne sono stati pubblicati 169) sono facilmente rintracciabili a questo link.
La rivista ha la sua anima nella sezione "i problemi del mese", dove vengono presentati, in maniera sempre ammaliante e meravigliosamente ben scritta, due quesiti matematici di varia difficoltà e natura. Purtroppo il sottoscritto pennuto, non disponendo a sufficienza né di abilità risolutiva né di formazione tecnica, non riesce ad apprezzare appieno le questioni proposte e sovente si ferma all'ammirazione per la dotta esposizione del quesito senza riuscire a godere appieno della sua matematica ragion d'essere.
Tuttavia ogni numero della rivista (a partire dal 48) si apre con la celebrazione del compleanno di un matematico nato nel mese di pubblicazione. Forse i Rudi considerano questo articolo di apertura un mero viatico per il cuore del loro lavoro mensile, i quesiti appunto. Ma per me questi compleanni narrati in una manciata di pagine sono diventati un'ossessione.
Premetto che la biografia e i principali apporti alla disciplina matematica del personaggio del mese non vengono spiattellati in maniera asettica e monotona, come farebbe un qualsiasi Tacchino. Tutt'altro. L'argomento del mese viene introdotto da una serie di contestualizzazioni e di nozioni al contorno che dire che i cari Rudi la prendono alla larga è riduttivo. E in questo ampio giro di avvicinamento c'è spazio per tutto, ed è un tutto sempre affascinante, coerente, rigorosamente a tema e, alla fine ti accorgi, indispensabile. Chessò, giusto a mo' di esempio, nell'ultimo compleanno che ho letto (guarda caso Godel, celebrato nel numero 87 della rivista) si parte da una frase di Woody Allen, per parlare di epistemologia, e poi affiancare in una unica visione relatività, principio di indeterminazione e teoremi del festeggiato, senza mai entrare in dettaglio più di quanto sia necessario, ma sempre facendo capire che chi scrive i dettagli ce li ha ben presenti, e li ha predigeriti per rendere il compito più facile a noi utenti della facile divulgazione scientifica.
Quindi il mio consiglio di oggi è: leggete i compleanni dei Rudi Matematici, non credo al momento ci siano in giro parecchie letture migliori sull'argomento "storia della matematica e dintorni". 
Anzi, la dico tutta: mi piacerebbe che un giorno non molto lontano Rudy, Piotr e Alice raccogliessero i loro compleanni per noi fan in un'unica pubblicazione; in attesa di tal radioso evento, noi poveri utenti abbiamo due strade: scaricare le riviste per intero dal link che ho messo sopra (vi aiuto a ricercare il matematico e l'argomento di vostro interesse riportando qui sotto l'elenco dei compleanni e degli altri argomenti trattati, preso pari pari dal sito dei Rudi); oppure, in alternativa, potete andare sul blog Le Scienze (dove i Rudi riportano parte delle loro pubblicazioni) e cercare i compleanni nell'elenco dei post. Io, per me, sto facendo così: vado sul sito de "Le Scienze", leggo l'elenco dei post, quando vedo scritto buon compleanno tizio, apro il post con Chrome dove ho installato la mia brava App "push to Kindle" e me lo sparo direttamente sul mio ebook reader, in modo da poterne godere in metro, a letto,  mentre lavo i piatti, mentre faccio finta di parlare con mia moglie. Voi organizzatevi come credete.
Ah, a proposito di cose da organizzare, buon voto.

Lista dei compleanni celebrati dai Rudi Matematici:

TitoloMatematicoRM... e si parla anche di
Torino 1750Lagrange48Vecchia Torino e accampamenti romani
Stanlio e OllioHardy & Littlewood49Lavoro di coppia e collaborazione scientifica
Questione di AttributiNoether50Medioevo, Ipazia e le donne in matematica
Di Minuscole FormeEuler51Formule matematiche e loro bellezza
NemesiRussell52Costellazioni, mitologia greca, Frege e Godel
I Lati di DioPascal53Scienza e religione
L'AcusmaticoLeibniz54Anagrammi galileiani e priorità nelle scoperte
Rue S.te Marguerite, No 41Abel55Manoscritti, libri, Libri, Del Centina e premi
La Prostituta del DiavoloOstrogradski56Supernove storiche, culture scientifiche e plagi
Geometria dell'EndecasillaboWeierstrass57Poesia, versi, haiku e limerick
Fuoco, Acqua e InfinitoArchimede58Battaglie e caduti, Custer e Annibale
La Farina di OfeliaBabbage & Lovelace59Tassa sul macinato, Menabrea, Byron e Shelley
Wir mussen wissen...Hilbert60Templari, Teutonici, Kant, ponti e Konigsberg
Le Parole per DirloBoltzmann61Carlo Magno, etimologia e linguaggi
Consecutio TemporumCantor62Sussidiari e grammatica, tempi verbali e "reali"
Una Vita da MedianoBohr (Harald)63Calcio, sport, medaglie e classifiche
Requiem per una Formula[Storia della Cubica]64scritto dalla guest star Dario Bressanini
Una Fionda per DavideWantzel65Trisezioni, Quadrature, Duplicazioni (e Darwin)
Cuori, Curve e CupoleBuckminster Fuller66Catenarie, Gaudì, Cupola Geodesica
SineddochiPeano67Pacchetti d'Onda, Piemontesi e Dimensioni
Pellegrinaggio a ThuleRiemann68Ultima Thule, Esplorazioni, Ipotesi di Riemann
Group FictionGalois69Roma, Romanzi, Romanzare, Fictionalization
Una Reale CooperazioneWallis70Patroni, Cupertino, Hobbes, Royal Society
Il Tempo e il DenaroNewton71Euro, Calendari, Riforme, Mele e Lune
Misurare la PauraCaccioppoli72Pianoforti, Insetti Sociali, Ribellioni e Napoli
Un Naso per PlatoneJulia73Frattali, Google-Googol-Gogol, Nasi
Varianti e InvariantiEinstein741905, Annus Mirabilis: Mirabilia e altro
Matematica per PorciniPoincaré75Talete, Longitudine, Latitudine, Metri, Gradi
Love StoryFeynman76Un fisico innamorato, nell'Anno della Fisica
Tra Tatooine e TebeLyapunov77Edipo e Anakin Skywalker, e il Fato
Tre (verdi) ForesteGreen78Teutoburgo, Foresta Nera e Sherwood
Per chi suona la CampanaHamilton79Misurare l'intelligenza (d'un genio, ovviamente)
Tutto sbagliato, tutto da rifareThom80Sommosse, Eruzioni, Rivoluzioni, Catastrofi
Idee ad Improbabilità InfinitaDedekind81Douglas Adams come il genio di Brunswick
Difficile come contare fino a dieciWeyl82La definizione di pianeta e quella di un matematico
Quintum Non DaturBolyai & Lobachevsky83Quinto: Impero, Elemento, Postulato
Mente MinutaEnriques84Enciclopedie ed enciclopedisti
Rigoroso EsameGalilei85Il Seicento difficile, non solo per Galileo
Sasha e ShurikGrothendieck86Rivoluzioni e romanzi storici
Assolutamente e Completamente DeterminatoGoedel87Fumetti, film, e il Teorema di Incompletezza
Figura e SfondoWeil88Arte moderna, se non fosse per Bourbaki
Normale come BiancaneveTuring89Ciclismo al contrario, Enigma e Normalità
Intendere e VolereZermelo90Parole, parole, parole. E la Scelta.
Polenta d'estateFermat91Hanc Marginis Exiguitas... e fette di polenta
Dalla Cella all'Infinito (via Rete)Mersenne92Millenni, monaci, mosche. E numeri primi.
Lessico FamigliareBernoulli (famiglia)93Buendìa, Incipit, Romanzi.
Di Tutto, di PiùBoole94Reality Show, Unità aristoteliche della tragedia, l'Everest e molto altro...
Vite ParalleleHermite95Esami, Licei, Professori e le somiglianze con Galois.
La, tutta la, niente altro che laTarski96La verità dei film, dei telefilm, e magari anche quella matematica.
Hamburger o Portaerei?Coxeter97Nuvole, e altre forme volatili
Tolleranza ZeroLevi-Civita98Razze, Ariani, e altri
La Geografia DifficileZariski99Brest e Brest, Bielorussia, Ucraina, Chernobyl
Diventare padrone dell'UniversoFields100Medaglie, Convegni, Premi e Vincitori
La Compagnia del GinnasioFriedmann, Tamarkin, Smirnov101Tolkien, Universo in espansione, Balmer
In Principio era il NumeroPitagora102Informazione e Dimostrazione
Non dire gatto...Schroedinger & Dirac103Meccanica Quantistica e Meccanica Felina
La Musica della RagioneSylvester104Crimea, Nightingale, Croce Rossa
FuocoWren105Incendi: Roma, Londra, Ricostruzioni
TopoiScott106Luoghi Comuni, Donne e Dawkins
Dottor StranamoreVon Neumann107XX Secolo, contraddizioni e crudeltà
Il Bianconiglio di VittoriaDodgson (L.Carroll)108Età Vittoriana e Ottocento
Contare coi BuchiHollerith109Censori, Censimenti, e macchine
Bello e ImpossibileErdos110Numeri grandi e reti di collaborazione
Zero e UnoShannon111Lingue, linguaggi, ridondanze
Lost in TranslationAgnesi112Traduzioni e perdite nelle traduzioni
Rappresentazioni e DecimaliMaxwell113Idealismo tedesco, Schopenhauer, Numeri
Il Brutto AnatroccoloHooke114Fiabe, apparenza e universalità
La Ventinovesima e la Tredicesima OlimpiadeKac115Olimpiadi, olimpiadi, olimpiadi
Orgoglio e PregiudizioRuffini116Nazionalismi, cibo e Modena
Placidi OrsiBolzano117Orsi, ponti, fiumi, santi
Gettare l'anima oltre l'ostacoloMöbius118Peppone e Don Camillo, ICAF, bordi
Per GiocoConway119Gioco, giochi, ludus, ludi, Rudi Ludi
Oriente e OccidenteDal Monte120Est, ovest, Europa e eurocentrismo
ShedworkingAida121Shed, isolamento, autarchia, Giappone
Saranno Famosi?Goldbach122Fama, Immortalità, Nobel mancati e fortuna
Padri e FigliPeirce & Peirce123Abduzione, Megan Gale, marchi di telefonia e processi
Viaggio in ItaliaDurer124Grand Tour, e relazioni tra Arte e Matematica
Reazioni a catenaMarkov125Orizzonti, monti, e soprattutto catene
Project ManagementCartan126Il papà (ultracentenario) di Bourbaki
L'antipaticoCauchy127David Letterman, tastiere per macchine per scrivere, sfide
Le sue prime settanta pagineSaccheri128Serendipity, fortuna, sagacit
Piccole Storie NascosteGuccia129HD, Pentium, alloro, trionfi, Congressi e Medaglie
Pari OpportunitàIpazia130Nobel, Matematica, Storia, Cinema: tutto al femminile
Alle Urne!Polya131Scritto dalla guest star Luigi Amedeo Bianchi
Tout se tientLibri132Etica e morale, libri e Libri secondo il GC
Carte QuarantottoDe Giorgi133Dalla matematica ai diritti umani, con le carte del '48
Fare a pezziBanach134Polonia, Ucraina, Scottish Caf
Che ore sono?Huygens135Dagli orologi al mondo, dal mondo al cielo
Sublimato all’un per milleVolterra136Giuramento del 1931, Manifesto della Razza
Nient’altro che un giornalistaGardner137Non un compleanno, purtroppo, ma un necrologio
Tre matematici alla corte del reDarwin138D'Arcy Thompson e i due Darwin meno famosi
AlieniTaussky-Todd139Una strana forma di alieni. Ad averne...
Le opere e le facceLegendre140Mozart, Rossini, Shakespeare, Bacon, e altri...
Li MadouMatteo Ricci141Esplorazioni, Panama, Cina
Voci di corridoioStaffilani & Marcolli142Medaglia Fields, matematiche italiane
Pensiero LateraleAdleman143Brainstorming, Reverse Thinking
PregiudiziKovalevskaya144Hedy Lamarr, Numero di Erdos
Invito a NozzeDirichlet145Marcia Nuziale, Mendelssohn, von Humboldt
La signora delle CometeHerschel (Caroline)146Bellezza vs destrezza
RivoluzionariGauss147Federico il Grande, Napoleone, Ferdinando di Brunswick
Il Nazista e l'EbreoBers & Teichmuller148Stalingrado, diritti umani
Debiti da rimettereNash149Debiti, Pater Noster, "A beautiful mind"
Risorgimento!Matematici del Risorgimento150Betti, Beltrami, Brioschi, Cremona, Menabrea, Mossotti...
Tempio grecoZenone, Apollonio, Eratostene151In tre per tre (noi siamo le colonne...)
Il silenzio delle giraffeMaupertuis152Intelligent Design, Minima Azione
LimitiSchwarzschild & Chandrasekhar153Tutti i confini che è vietato (o auspicabile) superare
Genius lociPlana154Il primo informatico italiano, secondo il GC
Maestro e DiscepoloBorn & Heisenberg155La MQ di Gottinga
Estetica del SarchiaponeCourant & Robbins156Sarchiaponi, MacGuffin, domande fondamentali
Il Salto del LeoneAlberti157Olimpiadi, salti da fermo, poliedricità
Simboli e Capitomboli (in moto browniano)Bachelier158Matematica e Finanza
Collegio Matematico numero 18Kolmogorov159Insegnanti, discepoli, metodi
Rosso MalpeloHeaviside160Popoli, PIL, rossi
ConfusioneThomson161Omonimi, dalle guerre puniche in poi
Tra la guerra e il VietnamDe Jonquières162Colonialismo, globalizzazione
The times they are a-changin'Uhlenbeck163Cambiamenti, lenti e veloci
Isole e LaghiAl Biruni164Geografia e Oriente
La mia vita è un romanzoTorricelli165Fantasy, fama immeritata
La luna di VenereD'Alembert166Nomi, pseudonimi, allonimi
Il re del gioco dei reLasker167Scacchi, scacchi, scacchi
Etimologia particolareBose168La storia dei nomi delle particelle elementari
Canali di comunicazioneBriggs169Canali vecchi e nuovi





venerdì 15 febbraio 2013

Carnevale della matematica #58


Come ogni mese che si rispetti, anche febbraio ha il suo Carnevale della Matematica.
Questa volta è ospitato in maniera egregia dal megablog d'autore Rudi Matematici.
Il Tacchino ha avuto l'onore di aprire l'elenco dei contributi con il post Alcune palle travestite da matematica.
Buona lettura.

lunedì 4 febbraio 2013

Alcune palle travestite da matematica


Un'ipotesi come un'altra
I teoremi matematici hanno almeno una cosa di buono: sono sicuramente corretti. Una volta dimostrato, un teorema non può essere più smentito. In questo la matematica è una disciplina unica, perfetta: non ci sono dubbi, niente rischi di errore, niente balle, o palle che dir si voglia (1). Quanto stabilito da Euclide duemila e passa anni orsono è ancora valido e attuale.
Le palle a cui si allude nel titolo non dipendono quindi da fantomatici errori contenuti in affermazioni matematiche, ma dalle conclusioni che a volte si raggiungono applicando tecniche proprie della matematica al mondo reale.
Questo capita nei casi in cui con strumenti matematici si provano ad analizzare fenomeni che matematici non sono, ad esempio quando si entra nel campo delle scienze sociali, dove l'essere umano e la complessità del processo decisionale la fanno da padrone. Spesso le ipotesi poste alla base del tentativo di descrizione si rivelano talmente limitative che l'intero modello fa acqua. L’applicazione acrobatica degli strumenti matematici a campi che matematici lo sono poco è meravigliosamente esemplificata della storiella della mucca sferica (2): ad un primo sguardo sembra un’esagerazione, un paradosso per liquidare e mettere in ridicolo la fallacia di alcune rappresentazioni teoriche della realtà. Ma provate a prendere un manuale di microeconomia, al capitolo riguardante il modello della concorrenza perfetta.
Troverete più o meno questo genere di mucche sferiche:

  • il bene prodotto è uguale per tutti gli operatori,
  • le imprese operano in condizione di "informazione perfetta", ossia tutti gli operatori dispongono di informazioni complete in merito ai costi di produzione, ai prezzi, al salario reale di equilibrio, ecc.,
  • le imprese che operano sul mercato hanno una dimensione atomica, tale da non poter influenzare in alcun modo i prezzi di vendita, e non esistono barriere all'ingresso e all'uscita dei concorrenti,
  • i fattori della produzione sono perfettamente sostituibili fra loro, ossia possono essere riallocati alla produzione di diversi beni, mantenendo sempre la stessa produttività marginale,
  • c'è libertà di entrata o uscita dal mercato,
  • non ci sono tasse,
  • non c'è progresso tecnologico.

Di fronte all’irrealtà di queste ipotesi la mucca sferica della storiella mi pare tutt’altro che inaccettabile.
Ora, posso capire e accettare il ragionamento in base al quale, date tali premesse, il modello economico che ne consegue abbia caratteristiche di ottimale allocazione delle risorse. Il problema qui è capire se l’estrema semplificazione introdotta dalle ipotesi sia ancora aderente alla realtà che si pretende di descrivere.
Se si prova a spiegare il mondo con questi modelli, se si afferma che una teoria del genere è in qualche modo rappresentativa della realtà e che se ne possono trarre indicazioni su come funziona un sistema complesso come quello dei mercati e dell'allocazione delle risorse, si rischia solo di raccontare balle spacciandole per teorie corazzate di coerenza matematica.
Queste storture accadono spesso quando si prova ad applicare la linearità di alcuni concetti matematici ad un mondo che lineare non è: quello umano, caratterizzato dalla complessità decisionale e da meccanismi di azione/reazione spesso imprevedibili. Quando si parla di sistemi complessi come lo sviluppo economico, la meteorologia, la crescita demografica, gli ecosistemi, semplificare introducendo ipotesi stringenti è sempre pericoloso: si rischia di escludere proprio i fenomeni importanti, quelli che contano di più, e il pericolo reale è quello di raccontare frottole. Grosse palle, appunto. Ok, il predicozzo è finito.

A proposito di palle e matematica: mi è stato recentemente riferito che una delle poche volte che G. , l'amica di mia figlia V., non ha gridato, Matematica? che palle! (a dire il vero non userebbe mai quest'espressione vetero adolescenziale, è troppo educata per farlo, ma ho pochi dubbi sul fatto che i neuroni che le si accendono quando sente parlare di numeri e operazioni sono gli stessi che provocherebbero in un diciassettenne degli anni ottanta l'espressione suddetta) insomma l'unica volta è stata quando ho provato a spiegarle come calcolare la tabellina del nove con le dita. Ne ho parlato diffusamente qui, ma vi faccio un riassunto:

Metodo manuale per la tabellina del nove:
Mettete le mani aperte di fronte a voi, con i palmi rivolti in avanti. In questo modo il mignolo della mano sinistra è uno, l'anulare è due e così via, fino al mignolo della destra che è dieci.
Mettiamo di voler calcolare nove per sette. Allora si abbassa il dito sette, l'indice della destra. Le dita che rimangono alzate alla sinistra dell'indice abbassato sono le decine del risultato che cerchiamo, quelle a destra sono le unità. A sinistra rimangono alzate sei dita, a destra tre: sessantatre (3). Tranquilli, funziona sempre. Provate a proporlo ai vostri piccoli matematici in erba, vedrete che, almeno per una volta, non diranno Matematica? che palle!

Note:
  1. Dal dizionario dei sinonimi e contrari Treccani: balla, bubbola, bugia, ciancia, falsità, (fam.) fandonia, fanfaluca, (lett.) fola, (non com.) frasca, invenzione, menzogna, (fam.) palla, panzana, (non com.) pispola, storia.
  2. Dice pressappoco così: un giorno un contadino affidò ad un gruppo di matematici l’incarico di aiutarlo ad aumentare la propria produzione di latte. Quando ricevette la relazione finale, rimase decisamente interdetto: la prima frase era si consideri una mucca sferica
  3. Tratto da : Il segreto delle tabelline e la Banda delle 3 emme di Mario Sala Gallini, disegni di R. Van Wyk, edizioni Mondadori.

sabato 2 febbraio 2013

La D è muta

Un principe azzurro, anzi blu, blu scuro, scurissimo, un principe nero che libera la sua nera principessa dalla prigionia nella torre del male.
Un dentista tedesco cacciatore di taglie dal cuore tenero e dall'eloquio forbito, con un senso della giustizia talmente spiccato da non poter fare a meno di rovinare tutto proprio quando quel tutto sembrava andare nel verso giusto.
Uno schiavo negro più negriero del padrone bianco, che dimostra come contare i colpi sparati dalla Colt dell'avversario non sia poi così utile, se le pistole alla fine sono due.
E in mezzo corpi dilaniati dai cani, sangue a quantità equine che schizza dovunque, teste spaccate da martelli, calibri 45 che rombano come tuoni, il tutto ambientato in una frontiera vecchia di centocinquant'anni e farcito da mille citazioni dell'epopea nostrana dei bud e terence e dei ringo e sartana e da musiche che paiono a volte la ragione d'essere del resto, tanto sono perfette lì dove sono.
Questo Django Unchained è roba da vedere. Garantisce il Tacchino.