E' giorno di elezioni nella repubblica di Lostz.
Come ogni anno da secoli, si fronteggiano i due partiti che aspirano a governare il ricco paese. Ma qui non ci sono campagne elettorali, i comizi per convincere gli ultimi elettori sono privi di senso, le strategie di lottizzazione una inutile perdita di tempo. La decisione su chi sarà il presidente assoluto del paese per un intero anno si decide infatti con il lancio di una moneta, testa o croce. (Sebbene a Lostz la moneta ufficiale, il tallero lostziano, non rechi sulle due facce una testa e una croce, come del resto nessuna moneta che io conosca, ma da un lato una bandiera, simbolo di unità nazionale, e dall'altro una fica, che qualcuno dice sia simbolo di fertilità, ma in realtà era stata scelta da un presidente buontempone mezzo secolo addietro, anche lui vincitore di un sudatissimo lancio di moneta, eppoi è rimasta così). La legge elettorale di Lostz non è così biasimabile come sembrerebbe a prima vista, è una legge come un'altra, nè migliore nè peggiore di quella, che sò, italiana.
Quest'anno i due partiti in lizza, i Demomaterialisti e i Popolarculisti, sono agguerritissimi e si preparano alla sfida con nuove tattiche. Ognuno sceglie come meglio può il suo candidato, il campione che nel grande giorno si batterà per il potere.
I Demomaterialisti hanno utilizzato tutti i fondi raccolti con i contributi all'editoria (anche a Lostz...) e le offerte dei sostenitori per promuovere un approfondito studio sulla teoria e la dinamica del lancio del tallero. Hanno scelto come candidato il prof. Giakìus, famoso fisico delle particelle che vanta anche una collaborazione con l'Università di Urbino, che ha studiato a fondo la composizione del tallero che sarà utilizzato per la sfida, il Magnifico Tallero Antico; ora conosce la disposizione di ogni singolo atomo di nickel e ha inserito tutti i dati nel cervellone elettronico del partito; inoltre quel giorno il partito si affiderà ai migliori meteorologi del paese per valutare i venti dominanti, l'umidità dell'aria, la temperatura, la pressione atmosferica, le eventuali scoregge della giuria, e metterà anche questi dati nel supercomputer per prevedere come la moneta sarà influenzata dall'attrito con gli elementi e su quale faccia avrà più probabilità di cadere, bandiera o fica. I Demomaterialisti sono fatti così, loro si fidano solo di quello che vedono e che possono studiare con un serio approccio scientifico.
I Popolarculisti si affidano ad un metodo profondamente diverso. Cercano il più fortunato tra i notabili di partito e si affidano completamente al suo culo. Ma vogliono davvero il più fortunato. Solo chi vincerà 10 gare di bandiera o fica consecutive avrà l'onore di partecipare alla sfida dell'anno per governare il paese. E mi pare una bella prova: c'è solo una probabilità su 1024 (un mezzo elevato alla decima) di vincere per 10 volte di seguito, e questo sembra sufficiente come dimostrazione di culo. E' come prendere l'unico asso di cuori in un enorme mazzo tra più di mille due di picche...
Loro procedono così: selezionano 1024 partecipanti tra i più promettenti funzionari del partito e li fanno sfidare a coppie in 512 gare. Un giudice assegna ad uno sfidante la bandiera e all'altro la fica (intesa come faccia della moneta, con decenza parlando) e poi lancia la moneta. I vincitori delle 512 gare si batteranno poi in altre 256 sfide, e poi i vincitori in altre 128, eppoi in 64, fino ad arrivare ai quarti, alle semifinali e alla finale. Il vincitore della finale avrà quindi vinto necessariamente 10 volte consecutive e sarà il più adatto alla sfida. I Popolarculisti sono fatti così, loro vogliono provarle le cose, non si affidano al caso, sono giocatori seri. Alcuni sostenitori hanno provato a far notare che in questo modo di procedere è lo stesso meccanismo del torneo che porta per forza ad un vincitore e che presi 1024 sfigati comunque uno di loro vincerà le 10 gare, non ci sono dubbi... ma il partito ha ormai deciso.
I due campioni sono pronti alla sfida, il candidato dei Demomaterialisti, il prof. Giackìus, ha passato tutta la notte tra aggiornamenti meteo, lettura delle ultime pubblicazioni sulla teoria della dinamica quantistica e informazioni sottobanco sulla dieta dei giurati, ha le occhiaie ma crede nelle sue possibilità; il candidato dei Popolarculisti, Franz Rigurgito, assessore al traffico dallo stomaco debole e vincitore della dura selezione, ha passato la notte con le concubine di Partito che facevano parte del primo premio del torneo di lancio della moneta appena vinto, anche lui ha le occhiaie (meglio le sue!), anche lui crede nelle sue carte.
Il Gran Ciambellano è pronto con il Magnifico Tallero Antico, tutte le televisioni della repubblica sono collegate in diretta, l'intera nazione attende il momento cruciale.
Come ogni anno da secoli, si fronteggiano i due partiti che aspirano a governare il ricco paese. Ma qui non ci sono campagne elettorali, i comizi per convincere gli ultimi elettori sono privi di senso, le strategie di lottizzazione una inutile perdita di tempo. La decisione su chi sarà il presidente assoluto del paese per un intero anno si decide infatti con il lancio di una moneta, testa o croce. (Sebbene a Lostz la moneta ufficiale, il tallero lostziano, non rechi sulle due facce una testa e una croce, come del resto nessuna moneta che io conosca, ma da un lato una bandiera, simbolo di unità nazionale, e dall'altro una fica, che qualcuno dice sia simbolo di fertilità, ma in realtà era stata scelta da un presidente buontempone mezzo secolo addietro, anche lui vincitore di un sudatissimo lancio di moneta, eppoi è rimasta così). La legge elettorale di Lostz non è così biasimabile come sembrerebbe a prima vista, è una legge come un'altra, nè migliore nè peggiore di quella, che sò, italiana.
Quest'anno i due partiti in lizza, i Demomaterialisti e i Popolarculisti, sono agguerritissimi e si preparano alla sfida con nuove tattiche. Ognuno sceglie come meglio può il suo candidato, il campione che nel grande giorno si batterà per il potere.
I Demomaterialisti hanno utilizzato tutti i fondi raccolti con i contributi all'editoria (anche a Lostz...) e le offerte dei sostenitori per promuovere un approfondito studio sulla teoria e la dinamica del lancio del tallero. Hanno scelto come candidato il prof. Giakìus, famoso fisico delle particelle che vanta anche una collaborazione con l'Università di Urbino, che ha studiato a fondo la composizione del tallero che sarà utilizzato per la sfida, il Magnifico Tallero Antico; ora conosce la disposizione di ogni singolo atomo di nickel e ha inserito tutti i dati nel cervellone elettronico del partito; inoltre quel giorno il partito si affiderà ai migliori meteorologi del paese per valutare i venti dominanti, l'umidità dell'aria, la temperatura, la pressione atmosferica, le eventuali scoregge della giuria, e metterà anche questi dati nel supercomputer per prevedere come la moneta sarà influenzata dall'attrito con gli elementi e su quale faccia avrà più probabilità di cadere, bandiera o fica. I Demomaterialisti sono fatti così, loro si fidano solo di quello che vedono e che possono studiare con un serio approccio scientifico.
I Popolarculisti si affidano ad un metodo profondamente diverso. Cercano il più fortunato tra i notabili di partito e si affidano completamente al suo culo. Ma vogliono davvero il più fortunato. Solo chi vincerà 10 gare di bandiera o fica consecutive avrà l'onore di partecipare alla sfida dell'anno per governare il paese. E mi pare una bella prova: c'è solo una probabilità su 1024 (un mezzo elevato alla decima) di vincere per 10 volte di seguito, e questo sembra sufficiente come dimostrazione di culo. E' come prendere l'unico asso di cuori in un enorme mazzo tra più di mille due di picche...
Loro procedono così: selezionano 1024 partecipanti tra i più promettenti funzionari del partito e li fanno sfidare a coppie in 512 gare. Un giudice assegna ad uno sfidante la bandiera e all'altro la fica (intesa come faccia della moneta, con decenza parlando) e poi lancia la moneta. I vincitori delle 512 gare si batteranno poi in altre 256 sfide, e poi i vincitori in altre 128, eppoi in 64, fino ad arrivare ai quarti, alle semifinali e alla finale. Il vincitore della finale avrà quindi vinto necessariamente 10 volte consecutive e sarà il più adatto alla sfida. I Popolarculisti sono fatti così, loro vogliono provarle le cose, non si affidano al caso, sono giocatori seri. Alcuni sostenitori hanno provato a far notare che in questo modo di procedere è lo stesso meccanismo del torneo che porta per forza ad un vincitore e che presi 1024 sfigati comunque uno di loro vincerà le 10 gare, non ci sono dubbi... ma il partito ha ormai deciso.
I due campioni sono pronti alla sfida, il candidato dei Demomaterialisti, il prof. Giackìus, ha passato tutta la notte tra aggiornamenti meteo, lettura delle ultime pubblicazioni sulla teoria della dinamica quantistica e informazioni sottobanco sulla dieta dei giurati, ha le occhiaie ma crede nelle sue possibilità; il candidato dei Popolarculisti, Franz Rigurgito, assessore al traffico dallo stomaco debole e vincitore della dura selezione, ha passato la notte con le concubine di Partito che facevano parte del primo premio del torneo di lancio della moneta appena vinto, anche lui ha le occhiaie (meglio le sue!), anche lui crede nelle sue carte.
Il Gran Ciambellano è pronto con il Magnifico Tallero Antico, tutte le televisioni della repubblica sono collegate in diretta, l'intera nazione attende il momento cruciale.
#1 18 Ottobre 2010 - 22:18
RispondiEliminaNon lo voglio sapere come finisce. Io voto per il ciambellano; almeno lui qualcosa di bello sicuramente ce l'ha! (comunque stai dando a TUTTI noi grosse soddisfazioni) pdb
utente anonimo
#2 23 Ottobre 2010 - 09:59
Vorrei che fosse noto, quantomeno a te e a TUTTI gli altri lettori di questo blog che sono molto ammirato dalla lettura di questo pist. Mi sembra infatti che con questo sistema delle coppie di lanciatori di monete tu sia riuscito ad eliminare il fattore C dai discorsi sul calcolo delle probabilità. E siccome questo mi sembra impossibile immagino che ci sia un baco nel ragionamento. L'ho anche sottoposto a mia moglie, che, incredibilmente, pur non sapendosi allacciare le scarpe, ha una mente più adatta della mia a questo tipo di ragionamenti. non ne siamo venuti a capo. I miei rispetti. Pdb
utente anonimo
#3 24 Ottobre 2010 - 12:07
Il ragionamento non è nè inedito nè, tantomeno, ideato da me.
Già un paio di anni fa in una lezione di logica dell'auditorium il relatore aveva attuato un metodo similare: aveva diviso la sala in due, e poi aveva assegnato ad una metà la testa e all'altra la croce, aveva lanciato la moneta e aveva decretato la vittoria di una metà. Era poi andato avanti dividendo sempre per metà la parte vincitrice, assegnando ad una metà la testa e all'altra la croce e tirando la moneta, fino a quando veniva selezionato un solo spettatore, che quindi aveva vinto tutti i lanci di moneta. Da quanto posso capirne io non si tratta di calcolo delle probabilità, ma di un metodo per dividere un insieme per metà una volta dopo l'altra arrivando a selezionare, casualmente, un individuo solo: una serie di divisioni successive (processo nè probabilistico nè casuale) in cui la moneta si utilizza esclusivamente per la scelta di uno dei due insiemi. Nessuna magia. aaqui.
aaqui
#4 26 Ottobre 2010 - 20:23
Perché "agglomerato" minuscolo? Pdb
utente anonimo
#5 26 Ottobre 2010 - 20:26
Boh, splinder ha fatto tutto da solo, ha deciso maiuscoli e minuscoli...
aaqui
#6 26 Ottobre 2010 - 20:49
RispondiEliminaOk, dovrei aver risolto la questione del minuscolo, i maiuscoli proprio non riesco a toglierli.
Comunque oggi in metro ripensavo alla questione delle probabilità di vincere al torneo di testa o croce. Forse è più semplice riducendo il torneo ad una sola gara, ad esempio la finale. In questo caso ognuno dei due concorrenti ha il 50% di possibilità di vittoria. I due concorrenti insieme hanno il 100%, alla fine uno dei due deve vincere. Quindi nel caso di una sola gara il fatto di trovare un concorrente che vince tutte le sfide (una) è chiaro e inequivocabile: le probabilità di vincere la sfida, per uno solo dei partecipanti, sarebbero del 100% (la formula dovrebbe essere 50% X 2=100%)
Se le gare fossero due (semifinali e finali) il ragionamento sarebbe lo stesso: alle semifinali devono per forza vincere due concorrenti (vedi caso di una sola gara) e alle finali si ripresenterebbe il caso di prima. Le probabilità di vincere le due gare, per uno solo dei partecipanti, sarebbero del 100%. Se arrivi a 10 gare seguendo lo stesso ragionamento il gioco è fatto. E il calcolo delle probabilità è salvo. Almeno credo...
aaqui
aaqui
#7 27 Ottobre 2010 - 22:19
Temo che l'impianto di aerazione della metropolitana diffonda gas allucinogeni, o quantomeno che fUnzioni con discontinuità causandoti alterazioni del comprendonio. Pdb
utente anonimo
#8 27 Ottobre 2010 - 23:26
La probabilità per un giocatore di vincere due sfide non è pari alla somma delle probabilità di vincerne una 50%+50% ma al prodotto 50% x 50% = 25%.. Sul divano mi sa che l'aria è migliore che sulla metro.. La moglie del 50% dei tuoi lettori
utente anonimo
#9 28 Ottobre 2010 - 08:58
Io veramente parlavo della probabilità che UNO QUALSIASI vinca è del 100% (questo credo sia innegabile). Se accetti questo il resto funziona. Approfondiremo sul vostro divano (dove l'aria è ottima, anche se indotta artificialmente da un impianto di dimensioni industriali) davanti ad un ottimo montblanc.
aaqui
#10 28 Ottobre 2010 - 13:19
Credo di capire quello che vuoi dire: il fattore c è eliminato perchè a me va bene che vinca chiunque; e qualcuno alla fine deve vincere per forza.
Ma ciò che mi lascia perplesso è questo "per forza". Io riesco a seguire il ragionamento (almeno credo) e capisco che con le varie eliminatorie alla fine qualcuno vincerà; ciò che mi sembra incredibile è che in questo modo si ha la certezza di ottenere una serie consecutiva di 10 risultati testa (o croce) con soli 512 lanci, quindi con 1024 possibilità. Il semplice buon senso mi dice che se io, da solo, lancio la moneta 1024 volte di seguito (ma voglio esagerare, anche 10.000) non posso avere la CERTEZZA di una serie consecutiva di 10 teste (o croci). segue dibattito/mont blanc.
pdb
utente anonimo
#11 28 Ottobre 2010 - 15:16
aspetta, solo ora capisco il tuo dubbio!!!
il torneo non funziona che la sfida la vince sempre testa (o sempre croce). In questo caso ci sarebbe la necessità di fare 10 testa consecutive per vincere, e allora sarei d'accordo con te. Invece succede questo: il giudice assegna a tizio la testa e a caio la croce, poi getta la moneta e vede chi ha vinto (può essere testa o croce). Quindi il vincitore finale non avrà imbroccato 10 volte di seguito testa, ma semplicemente ha avuto il percorso fra gli altri che lo ha portato a stare sempre nella metà prescelta dal giudice. Così funziona?
aaqui
#12 28 Ottobre 2010 - 20:55
Le ho contate: ho 512 castagne. Urge mont-blanc... Pdb
utente anonimo