Ricevo e pubblico da un membro clubbico:
Recentemente a Davos nel corso
del Forum economico globale Cristine Lagarde, managing director del Fondo
Monetario Internazionale, ha affermato
che l'economia mondiale rischia un "cigno nero" che avrebbe effetti devastanti, se si ripetessero nel 2017 in maniera negativa
tutti gli elementi di rottura che sono ipotizzabili sulla base di quanto
accaduto nel 2016.
Il termine “cigno nero” ci
riporta ad un best seller di qualche anno fa del quale consigliamo la lettura
(o la rilettura) a tutti ma in particolar modo a chi si occupa di audit: “Il cigno nero. Come l'improbabile governa
la nostra vita” di Nassim N. Taleb.
I cigni neri sono eventi rari, di
grandissimo impatto e prevedibili solo a posteriori, come l'invenzione della
ruota, l'11 settembre, il crollo di Wall Street, l’affondamento del Titanic, il
successo di Google o di Apple oppure appunto la scoperta di cigni dal colore
nero da parte degli europei arrivati in Australia, persone la cui esperienza
aveva fino allora fatto credere che tutti i cigni fossero bianchi. Un singolo
evento è stato sufficiente a invalidare un convincimento frutto di
un'esperienza millenaria. Gli effetti dei cigni neri sono spesso incontrollabili
e devastanti proprio perché sono imprevisti. Se il rischio di un attentato con
voli di linea fosse stato concepibile il 10 settembre, le torri gemelle
sarebbero ancora al loro posto. Se i modelli matematici fossero perfettamente applicabili
agli investimenti, non assisteremmo ai periodici shock dei mercati finanziari. Quasi
mai ci si aspetta un evento straordinario che possa sconvolgere la vita persino
quando un evento simile è già accaduto in passato e ci sono i presupposti
perché si verifichi di nuovo, figuriamoci quando si tratta di un evento
sconosciuto e imprevedibile. In altre parole tendiamo sempre a scartare le
“code” della curva gaussiana, gli estremi, ed invece è proprio li che dovremmo
concentrare ancor di più la nostra attenzione. Rielaborando temi di Hume, Mill e
Popper, Taleb indaga su alcuni errori, ampiamente diffusi nel comune
ragionamento, che ci ostacolano nell’individuare possibili cigni neri:
- la fallacia narrativa: cerchiamo di trovare a posteriori delle giustificazioni ai fatti accaduti, a prescindere dalla loro veridicità
- le prove silenziose: ci basiamo solo su ciò che conosciamo, ma ciò che non conosciamo potrebbe capovolgere le nostre convinzioni
- la fallacia ludica: il pensare che il rischio sia statisticamente controllabile come le probabilità al casinò
Le nostre convinzioni, anche le
più radicate, dovrebbero sempre essere messe in discussione, soprattutto quando
ci appaiono scontate. Proprio così, forse, potremmo avvistare un cigno nero che
ci si sta avvicinando.