La "palla di neve" è una tecnica di scrittura vincolata spesso utilizzata dal gruppo di scrittori e matematici OuLiPo, "Ouvroir de Littérature Potentielle", ovvero "Opificio di Letteratura Potenziale", fondato nel 1961 da Raymond Queneau e François Le Lionnais.
Questi strani tipi (a proposito, Georges Perec era uno di loro, come pure Italo Calvino) si proponevano di fare letteratura ponendosi dei vincoli, che so, non utilizzare mai una determinata vocale in un intero romanzo, oppure non utilizzare verbi, o predeterminare tramite regole matematiche lunghezza, luoghi e numero di oggetti da descrivere in ogni capitolo di uno scritto.
La struttura poetica chiamata "palla di neve" prevede che si utilizzi una sola parola per ogni verso e che ogni parola abbia una lettera in più della precedente.
Qui appresso un mio tentativo, scriverlo mi ha dato sollazzo, e questa è una motivazione più che sufficiente per la pubblicazione in questo blog. Nel mio caso "palla di neve" è anche il titolo del componimento (sottotitolo "valanga").
e
lì
una
pura
sfera
rotola:
valanga
travolge
ventinove
abitazioni
gelidamente
accessoriate.
Ermetico!
RispondiEliminaSpero che accada a Cortina. Ciao!
RispondiEliminaÈ belllissima!
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