mercoledì 9 aprile 2014

Elenco di alcuni libri che avremmo potuto leggere

Diciamoci la verità: a conti fatti l’unico degli antichi che ci ha preso è stato Democrito.
Ai suoi tempi, o poco prima, i vari sapienti discutevano se il principio e l'essenza di tutto dovesse essere l’acqua (Talete), l’apeiron (Anassimandro), l’aria (Anassimene), il fuoco (Eraclito), l’Uno (Senofane e Parmenide), i quattro elementi tutti insieme (Empedocle). Arriviamo di questo passo senza grossi progressi fino al quarto secolo AC, ai tempi di Socrate, Platone e Aristotele, quando il nostro eroe se ne esce con una ipotesi modernissima, materialista, atomistica. Un frammento: "Opinione il dolce, opinione l'amaro, opinione il caldo, opinione il freddo, opinione il colore: in realtà soltanto gli atomi e il vuoto". Tutto confermato con poche varianti da Bohr e Einstein.
Democrito era una macchina da scrittura, produsse decine di opere sugli argomenti più disparati e dai pochi frammenti che ci sono stati tramandati si capisce che ci prendeva un po’ dovunque, con la stessa lungimiranza e lo stesso intuito dimostrati in fisica. Tutto questo sapere è andato perso nei secoli bui dell'ascesa del cristianesimo come unica religione e della distruzione della cultura pagana. Al contrario Aristotele, un tizio con la stessa grafomania di Democrito ma dall'intuito minore (era quello del sasso che cade perché va verso il suo luogo preferito, e dell’aria e del fuoco che vanno verso l’alto per lo stesso motivo), vide sopravvivere la quasi totalità delle sue opere grazie all'adozione della sua filosofia da parte del cristianesimo. Al solito prevale la cultura del vincitore.

Di seguito un elenco dei libri scritti da Democrito e perduti per sempre. 
Sapete quanto mi affascinano gli elenchi. Questo, in più, mi commuove.

Democrito (o forse Eraclito?)
Grande cosmologia; Piccola cosmologia; Cosmografia; Sui pianeti; Sulla natura; Sulla natura umana; Sull'intelligenza; Sulla sensazioni; Sull'anima; Sui sapori; Sui colori; Sulla diverse traiettorie degli atomi; Sulla mutazioni di configurazioni; Le cause dei fenomeni celesti; Le cause dei fenomeni atmosferici; Le cause del fuoco e dei fenomeni ignei; Le cause dei fenomeni acustici; Le cause degli animali; Descrizione del cielo; Geografia; Descrizione del polo; Sulla geometria; Le realtà geometriche; Sulla tangente al cerchio e alla sfera; I numeri; Sulle linee irrazionali e sui solidi; Proiezioni; Astronomia; Tavola astronomica; Sul raggio luminoso; Sulle immagini riflesse; Sui ritmi e sull'armonia; Sulla bellezza dei canti; Sull'eufonia e la cacofonia; Su Omero; Sulla correttezza e espressiva e linguistica; Sulle parole; Sulle denominazioni; Sul valore o sulla virtù; Sulla disposizione che caratterizza il sapiente; La scienza medica; Sull'agricoltura; Sulla pittura; La tattica; I peripli oceanici; Sulla storia; Il pensieri dei Caldei; Il pensiero dei Frigi; Sulle lettere sacre di Babilonia; Sulle lettere sacre di Meroe; Sulla febbre e le tossi biliari derivanti da malattia; Sulle aporie; Questioni legali; Pitagora; Sul canone dei ragionamenti; Le conferme; Appunti di etica; La felicità.


(L’elenco originale, ancora più ampio, è tramandato da Diogene Laerzio; io l’ho preso pari pari da un bellissimo e più recente libro di Carlo Rovelli, La realtà non è come ci appare. La struttura elementare delle cose. Ringrazio la figlia novenne per la dettatura).

sabato 5 aprile 2014

Jimi a sonagli

Se conoscete Little Wing siete con ottime probabilità tra quelli che la ritengono un capolavoro.
Se la ritenete un capolavoro, con altrettanto ottime probabilità attribuite la sua qualità alla originale struttura armonica circolare, al testo onirico e psichedelico, alla stratosferica chitarra di Jimi Hendrix.
Però c’è un però. Nella versione in studio, sin dall'inizio del brano dei fastidiosi campanellini si affiancano alla chitarra per tessere la linea melodica, e questa roba continua occupando per tutta la lunghezza del brano la fascia alta delle frequenze. Ecco, io quei campanellini li odio. Uno scempio.
Come i tamburelli di molto del rock americano anni sessanta, come la sgraziata voce di Yoko Ono nei brani di Lennon.
A voi il giudizio.