domenica 12 dicembre 2010

Effetto serra

Ho un pensiero che mi frulla in testa e stavolta non è la coniglietta del paginone centrale di playboy.
Non sono passate nemmeno quarantott'ore da quando ho sentito in radio l'ultima previsione catastrofica sul riscaldamento globale: l'esperto di turno parlava dei cataclismi ai quali ci dovremmo preparare se i ghiacci artici si sciogliessero: isole tropicali e città costiere sommerse dalle acque, ondate migratorie a confronto delle quali gli sbarchi a Lampedusa sembrerebbero gite parrocchiali, carestie e epidemie apocalittiche. Sono particolarmente sensibile a queste tematiche, l'umidità mi dà parecchio disagio e il pensiero di andare al mare a Orvieto non mi fa impazzire.
Ma poi mi sono ricordato di un paio di cosette che ho studiato a scuola. La prima è Archimede (non l'amico di Paperone ma quello del principio omonimo). Secondo quel simpatico vecchietto un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso pari per intensità al peso del volume del liquido spostato. La seconda è che l'acqua è uno dei pochi elementi (o forse l'unico) che allo stato solido occupa più volume rispetto allo stato liquido. Ho sommato i due ricordi e mi sono immaginato un iceberg nel mare. E' vero che una parte (pari a circa il 10%) è emersa, e questo dipende proprio dal fatto che il ghiaccio pesa meno dell'acqua, ma lo stesso ghiaccio sciogliendosi occuperebbe meno volume. Mi pare plausibile prevedere che se un iceberg si scioglie il livello dell'acqua non dovrebbe salire, in quanto occuperebbe esattamente lo stesso volume di liquido che spostava grazie al suo peso.
L'artico è fatto di solo ghiaccio, si tratta di un enorme iceberg, mi pare; voglio dire, non c'è un continente coperto dai ghiacci, come l'Antartide (a parte la Groenlandia, e questo potrebbe sbriciolare tutto il mio ragionamento, ma ormai ho cominciato a scrivere). Quindi se l'Artico si sciogliesse non dovrebbe creare tutto questo casino, o no? Chiedo lumi ai miei lettori, che già mi hanno aperto visioni su mondi multidimensionali ineplorati.
Ovvio che se si sciogliesse il ghiaccio che ricopre L'Antartide il problema sarebbe diverso. Inoltre credo di non aver pienamente valutato il problema della diminuzione della salinità degli oceani, ma questo non mi ricorda niente che io abbia studiato a scuola.

3 commenti:

  1. Anonimo16/11/11

    Commenti:
    #1 13 Dicembre 2010 - 00:57

    Probabilmente l'esperto di cui parli parlava in genere delle calotte polari; perché é evidente quello che dici tu, cioè che se si sciogliesse solo il ghiaccio che è già in acqua il volume complessivo delle acque diminuirebbe anziché aumentare. Ma come notavi la Groenlandia da sola son circa 2 milioni di kmq e l'Antartide non lo so, ma a occhio e croce saranno altri 5 milioni. Stiamo parlando di 25 Italie moltiplicate per qualche chilometro di altezza: una bella quantità di ghiaccio da fondere! Per quanto riguarda la salinità del mare, bisognerebbe valutare, accanto alla grande immissione d'acqua dolce in prossimità dei poli, l'aumento dell'evaporazione su tutti gli oceani che ha l'effetto opposto... Comunque queste sono questioni troppo complesse... Io piuttosto mi chiedo: ma non è che mi si scioglie la neve a Pescasseroli? Pdb
    utente anonimo
    #2 13 Dicembre 2010 - 16:33

    Di solito infatti si parla di scioglimento dei ghiacci della "zona artica" (groenlandia, canada, ecc...) ed antartica.
    Che si scioglieranno è quasi una certezza, oltre ad archimede avrai anche visto l'Era Glaciale no?? Quello di cui discutono i cervelloni è la velocità del fenomeno..... Cmq se fa più caldo io sono contento, anche se mi arriva il mare sotto casa e chiudono le piste da sci (tanto non mi piace)....

    p.s. il vero problema sarà in quei posti che già sono sotto il livello del mare, pensa che palle fare il giro del quartiere a luci rosse di Amsterdam in gondola!!!

    sito consigliato www.ipcc.ch


    utente anonimo
    #3 13 Aprile 2011 - 22:15

    C'è un principio fisico elementare che ti sfugge.
    Aghes
    utente anonimo
    #4 14 Aprile 2011 - 09:15

    Benvenuto Aghes, ormai provetto padre.
    Illuminaci.

    aaqui

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  2. Anonimo16/11/11

    #5 14 Aprile 2011 - 13:59

    Prima una precisazione, pur riconoscendo che è proprio da pignolo (ma anche no): la densità del ghiaccio è pari a circa il 92% di quella dell'acqua allo stato liquido; quindi, per avere la "parità" di volume nello scioglimento, la parte emersa dell'iceberg non dovrebbe superare l'8% di quella immersa, mentre, come tu dici, è circa il 10%. Per volumi di tale portata e fenomeni di livello planetario il 2% (sempre circa) di differenza non è trascurabile.

    Ora il fenomeno fisico cui accennavo.
    Per identificare esattamente lo stato di equilibrio in cui si trova un sistema bisogna conoscerne sostanzialmente quattro (4) variabili: Pressione (P), Temperatura (T), Volume (V), Quantità di sostanza (n).

    Ci ricordiamo, anche dalla squola, che tali variabili sono in qualche modo legate tra loro da alcune ecuazioni (Funzioni di stato) che, descrivendo il comportamento della sostanza, permettono di ricavare il valore di una di esse se si conoscono i valori delle altre.

    Senza tediarvi ulteriormente (andate a guardare il diagramma di stato H2O), si può senza dubbio affermare che nel caso dell'acqua, a pressione costante (ipotesi ragionevolmente assumibile a livello del mare per esaminare il fenomeno su scala globale), se aumenta la temperatura aumenta anche il volume.

    Orbene, visto che lo scioglimento dei ghiacci avviene non per imposizione divina ma a causa di un aumento della temperatura media, tale aumento di temperatura provoca anche un aumento di volume dell'acqua (sempre tutt'altro che trascurabile su scala globale), da cui le ipotesi sulla fine del mondo.

    utente anonimo
    #6 14 Aprile 2011 - 14:44

    A parte qualche incertezza sull'uso delle c e delle q (squola ed ecuazioni) e la mancanza della firma, problemi sui quali puoi comunque lavorare per il futuro, mi sembra ci siano degli elementi che nel mio grezzo post mancavano.
    Non avevo mai sentito dai media la questione dell'aumento di volume dell'acqua legata all'aumento della temperatura, ma grossomodo il discorso mi pare fili; pertanto l'insieme dei miei innumerevoli lettori (che a questo punto ti comprende) ti ringrazia.


    aaqui
    #7 14 Aprile 2011 - 17:09

    Figurati, è un piacere.
    E perdonami se non ti ho fatto prima i complimenti per il blog e per gli interessanti argomenti trattati (e per i tempi sulla maratona).
    La storia dell'uovo che produce un altro uovo tramite una gallina comincio a rivendermela subito.
    L'inutilità delle zanzare nella piramide alimentare e nel ciclo biologico terrestre e la loro straordinaria capacità di adattamento e sopravvivenza la condivido in pieno.
    Le questioni matematiche devo affrontarle con la dovuta calma e disponibilità di tempo.

    Però ogni tanto un'uscita con gli amici fattela.....

    Un abbraccio

    Aghes
    utente anonimo

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  3. Anonimo16/11/11

    #8 20 Aprile 2011 - 19:54

    A beneficio del genere umano ho fatto il seguente esperimento.
    Ho congelato un metro cubo d’acqua; poi ho congelato anche mia moglie, che si sarebbe sicuramente opposta all’esperimento. Quindi ho messo il cubettone nella vasca da bagno e l’ho riempita fino all’orlo (certo, un bicchiere poteva essere sufficiente, ma volevo essere sicuro).
    Ho aspettato e…minkia…non è successo niente!

    A questo punto mi è sorto un dubbio, perciò ho tolto mia moglie dal surgelatore e ho congelato un altro metro cubo d’acqua in un contenitore di 10x10x10 cm. Il cubetto che ho tirato fuori era alto circa 10,9 cm, ma la cosa terribile è che- una volta messo in vasca - la parte emersa misurava proprio 0,9 cm!!!!
    Peggio mi sento! I dubbi si sono moltiplicati!
    Li vado a snocciolare:

    •Ma il volume di ‘sta cazzo d’acqua aumenta o diminuisce all’aumentare della temperatura?
    •Possibile che il volume della parte emersa sia proprio corrispondente alla diversa densità dell’acqua nei due stati?
    •Perché, quale che sia la risposta al dubbio 1), non ci sono state variazioni nel livello d’acqua della vasca?
    Mah! Ora non ho tempo di approfondire, devo andare a scongelare mia moglie…
    In ogni caso mi sono tranquillizzato: fin quando resistono Antartide e Groenlandia io l’arca non la costruisco.

    utente anonimo
    #9 20 Aprile 2011 - 21:46

    La volontà di sperimentare in prima persona e di non fidarsi delle notizie di seconda mano in una società dove l'informazione è più che a buon mercato è da parte tua encomiabile. Qualche appunto però me lo concederai: 1) un cubo di 10 cm di lato non misura un metro cubo ma un decimetro cubo. Del resto congelare un metro cubo d'acqua in un surgelatore domestico sarebbe stato alquanto difficile, anche togliendo la moglie. 2) Il fatto che il volume della parte emersa sia proprio uguale alla differenza di densità più che un dubbio mi pare la soluzione del problema, ma questo tu, vecchio furbacchione, già lo sai. 3) ma soprattutto, caro e arguto anonimo, dacci la possibilità di riconoscerti (o di conoscerti per la prima volta) attraverso una firma, altrimenti come faremo a beccarti sulla cronaca nera di domani quando parleranno dell'uxoricidio del cubettone di ghiaccio?
    aaqui

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