sabato 23 aprile 2011

E ora formiche

Continuiamo con il regno animale, sezione animali insulsi.
È da quando questo blog esiste (hey, un anno intero...) che avrei voluto parlare delle formiche. Credo che sia l'organismo animale più diversamente organizzato rispetto all'essere umano, perlomeno tra quelli che definirei intelligenti, e per questo lo considero tra i più affascinanti. Facile dire che un cane mostra nei comportamenti un qualcosa di avvicinabile all'umanità, scodinzola se è felice che pare che rida, più facile ancora che lo mostri uno scimpanzè, in fondo sono similissimi a noi, non ci distinguono da loro che una manciata di geni; ma per le formiche capirete che è diverso; loro prese singolarmente non hanno assolutamente nulla di intelligente, sono assimilabili come funzionamento ad una macchina programmata per pochi semplici compiti, poco più di una bocca e di un apparato digerente, comparabili tranquillamente ad un lombrico o ad una vongola. Ma, diversamente da questi, le formiche hanno una organizzazione sociale fenomenale e preso nel complesso un formicaio mostra davvero segni di intelligenza. Ho avuto un impatto con uno di loro in questi giorni. Sono circa due settimane che, pur vivendo al quarto piano, ho la casa invasa da queste simpatiche bestioline, le trovo dappertutto, nei cassetti delle mutande, sui libri, nella vasca; ho provato ovviamente a seguirle per capire dove fosse la loro tana, ma sono sfuggenti, se ne segui una singola non giungi a niente, e come cercare di capire cosa sta sognando un uomo addormentato esaminando le scariche di un solo neurone. Per capire come si muove il formicaio e identificarne il cuore bisognerebbe esaminare tutte le formiche di casa mia nell'insieme, passando ad un livello di interpretazione più alto, come guardando una mappa di google, e forse le formiche di casa non basterebbero, sarebbe necessario vedere nel loro insieme quelle dell'intero palazzo, o forse del quartiere. Difficile per un agglomerato unitario di cellule come il sottoscritto avere anche una minima contezza di come ragioni un formicaio, di come si possa intendere la sua intelligenza diffusa tra mille organismi diversi, ognuno indipendente metabolicamente dagli altri ma per il resto completamente dipendente dal gruppo, come lo è un mio singolo impulso sinaptico da tutto il sistema nervoso.
Una leggera somiglianza di comportamento potrebbe essere intravista con un episodio che ho vissuto qualche giorno fa in metropolitana: la folla camminava in fretta tra la linea A e la B, c'era una deviazione attorno ad un ostacolo e c'era un omino che cercava di razionalizzare il flusso della gente, facendone passare una metà a destra e l'altra a sinistra. Parlava singolarmente con le persone che gli passavano accanto, diceva ok, ora qualcuno passi a destra, hey non tutte, se no poi chi passa a sinistra...", e si meravigliava se la massa non seguiva le sue istruzioni, ma le singole persone non  capivano di che cazzo parlasse, loro passavano da una parte o dall'altra, indipendentemente da quello che faceva il resto, eppure con il loro comportamento determinavano il comportamento dell'intera folla; ora capisco che mi trovavo di fronte ad una tipica confusione di livelli, l'omino parlava ai singoli pretendendo che l'intera massa di persone, la folla, la gente seguisse le sue istruzioni. Sarebbe come se io cercassi di guidare l'intero insieme di formiche di casa mia convincendone una singola. Capire come ragiona un formicaio credo possa essere l'obiettivo di una vita di ricerca, chi ce la facesse meriterebbe il Nobel.
Cosa pretendo di fare io? Come faccio a raggiungere anche un minimo risultato in un misero post di un ancor piu misero blog? Posso solo ripromettermi di pensarci nei prossimi giorni in maniera più approfondita e di riprendere l'argomento in seguito. Tanto più che sono in procinto di partire per il fatidico week end pasquale con la famiglia, tra mezz'ora vado e devo ancora mettere in valigia le scarpe da corsa.
Allora mi accontento di guardarle nella loro singolarità, mi piace ammirarle che si affrettano a svolgere il loro compitino, ora per esempio vedo una colonna che si dirige proprio verso di me, le vedo con le loro zampette innocue che si avvicinano silenziose ma decise, sono alcune decine, che carine, anzi, mi pare di più, hey, sono migliaia, salgono sulle mie gambe, forse dovrei reagire, ora basta, devo fare qualcosa prima che arrivino al viso, son

1 commento:

  1. Anonimo11/11/11

    Commenti:
    #1 23 Aprile 2011 - 15:33

    Tacchino:Scurcola Marsicana 17novembre 1890 - Roma 23 aprile 2011. R.I.P. Pdb
    utente anonimo
    #2 23 Aprile 2011 - 15:39

    ehm...ok, ecco fatto.
    ehy ragazzi, c'è nessuno? No, ehm...volevo dire....il padrone di casa....
    CE LO SIAMO GIOCATO!
    ( a me le formiche fanno schifo... altro che innocue zampette...mi fa schifo anche una sola che mi salga sul piede... eppoi spesso mordono, non scherzo...certo adesso doverle vedere nel loro insieme per interpretarle, scomodare addirittura tutto il quartiere...boh...non so...il post sulle api è già passato?....beh altra organizzazione da niente pure quella lì......................)
    rigorosamenterosso
    #3 25 Aprile 2011 - 14:40

    gran società quella delle formiche, ma lo sai cjhe quelle che vedi in giro sono tutte femmine, sterili, operaie?

    i maschi stanno a spassarsela con la regina.....( gran porcona ).

    utente anonimo
    #4 02 Maggio 2011 - 11:05

    Ci piace.
    Ciclofrenia
    #5 02 Maggio 2011 - 20:40

    Ehi Tacchino, il mondo è davvero piccolo se hai avuto un commento pure da Ciclofrenia, uno degli altri blog che leggo regolarmente. Pdb
    utente anonimo
    #6 02 Maggio 2011 - 21:24

    Se la mia scarsa esperienza in questioni di blog e nickname non mi tradisce si tratta di Mr. Tambourine... sono onorato della sua visita.
    aaqui
    Commenti:
    categoria:evoluzione

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