sabato 26 gennaio 2013

Mente e corpo nell'anno di MasterChef

Ecco come fingersi preparati su un qualsivoglia argomento e improvvisare a richiesta, durante la colazione, una spiegazione su come il corpo possa fare tante attività insieme: la mano solleva il cucchiaio, la bocca si apre per accogliere il boccone e iniziare la masticazione, lo stomaco comincia a secernere qualcosa di stomachevole e in mezzo a tutta questa confusione le pupille continuano a regolare la propria apertura, il cuore a battere, le palpebre pure, i reni a fare il loro mestiere di reni and so on, il tutto guidato in qualche modo automatico o semiautomatico dalla regia del cervello e del resto del sistema nervoso.
Ecco come passare con nonchalance a una gnoseologia dell'attività cosciente che, al contrario del corpo, o meglio delle attività incoscienti (nel senso di compiute in modo non cosciente) non può gestire compiti in parallelo e procede solo per singole attività, e spiegare che non si può prestare una piena e vera attenzione a due pensieri insieme, e chi dice che riesce a ascoltare musica mentre studia un capitolo di storia in realtà mente, checché raccontasse in proposito lo stesso tacchino nella sua lontana vita di studente: o non ascolti o non studi. Al limite riesci a suddividere il tempo in brevi spicchi di pochi secondi per cui in uno ascolti e in uno studi, dilatando i tempi della seconda attività senza apprezzare in toto la prima. Il resto è illusione.
Ecco in che modo utilizzare il solito esempio del camminare come se fosse un proprio copyright, e spiegare alla platea che il corpo riesce a farlo in maniera totalmente autonoma e a-cosciente, senza bisogno di pensare "prima il piede destro poi il piede sinistro", in modo da lasciare alla coscienza, questo sottoprodotto probabilmente accidentale dell'evoluzione umana, la possibilità di dedicarsi a una chiacchierata o a pensieri silenti.
Ecco come riuscire a chiosare con la pomposa ma alquanto realistica evidenza che il corpo, da questo punto di vista, è di gran lunga superiore alla mente, essendo quello multitasking e questa mono.
Ecco come convincere una bimba ottenne a guardarti con quegli occhi che sembrano dire, papo, ma a te si può chiedere proprio tutto, ed ecco come capire, in maniera del tutto presciente, da dove viene quel sapore di cioccolato che ogni tanto la vita assume.

12 commenti:

  1. È bello ed è tutto vero, per quanto sia discutibile questa divisione tra corpo e mente, ma questo non devo certo dirlo a lei. E soprattutto è fantastico quello sguardo di ammirazione che si riesce a suscitere nei figli ottenni, per quanto anche questa sia una soddisfazione sempre un minimo rovinata da quel sentore di coda di paglia che proviamo pensando che presto saremo smascherati e tutta quell'ammirazione si trasformerà in sguardi di patetica accondiscendenza lanciatici da adolescenti supponenti. Ma che è Masterchef?

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    1. Lo sponsor dell'anno appena cominciato. Si informi.

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  2. Mente e corpo. Bimbi e genitori. A braccetto ma separati.

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  3. se camminare fosse incosciente e chiacchierare mentre si cammina l'unica attività cosciente possibile, sarebbe impossibile evitare di pestare le merde di cane sul marciapiede!

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  4. un ricordo di DFW sul Post:
    http://www.ilpost.it/amedeobalbi/2013/02/21/david-foster-wallace-e-leducazione/

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    1. Grande Balbi. Non per nulla ha il link qui a destra ;-).

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  5. Un bell'articolo di Paolo Giordano su DFW:
    http://lettura.corriere.it/cerco-dfw-in-california/

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