C'era una volta, in un lontano sistema solare, un pianeta chiamato Ktorr, abitato dal popolo del Ktorriani. In questo pianeta sorgevano una decina di città, tra le quali la più grande era Ciprut.
I Ktorriani di Ciprut (chiamati Ciprutsi) credevano che attorno al loro Sole, assieme al pianeta Ktorr e ad un'altra manciata di pianeti simili ma disabitati, orbitasse anche una piccola spazzola rossa.
I Ciprutsi credevano fermamente a questa ipotesi, benchè non si potesse verificare in alcun modo (la spazzola a detta degli anziani del popolo era troppo piccola per essere vista anche dai più potenti telescopi), e ci credevano per il solo fatto che, secoli prima, alcuni saggi ne avevano postulato l'esistenza.
Il culto della spazzola crebbe negli anni, si diffuse in tutta la popolazione, e gran parte della cultura Ciprutsa si sviluppò attorno a questa certezza: la spazzola c'era e poteva influenzare la vita dei Ktorriani.
Sorsero le scuole della spazzola, dove i giovani Ciprutsi apprendevano tutti i dettagli del culto, e i templi della spazzola, dove il popolo si riuniva periodicamente per parlare della spazzola e dove si ascoltava il discorso dello stregone, l'unico deputato ad interpretarne i desideri.
Una volta alcuni Ciprutsi misero in dubbio l'esistenza della spazzola, ma quando cercarono di spiegare le loro ragioni furono cacciati dalla città e bollati come eretici; in seguito, per evitare che il culto della spazzola fosse di nuovo messo in dubbio, gli stregoni costruirono un rigido sistema di regole in cui imbrigliarono il culto: chiunque andasse contro queste regole era ritenuto eretico.
Nelle città vicine sorsero dei culti molto simili a quello della spazzola, ma che da quello differivano in alcuni particolari (il colore del manico o la lunghezza delle setole), e gli stregoni di queste città, per preservare il loro culto e distinguerlo dagli altri, attuarono la stessa tecnica dei Ciprutsi: costruirono dei sistemi rigidi di regole, al di fuori delle quali non si poteva andare.
I sistemi di regole cambiavano quindi da una città ad un'altra in alcuni dettagli (i giorni da dedicare alla spazzola, le formule magiche da recitare, i desideri che si attribuivano alla spazzola) e tutto ciò portò ad una acerrima rivalità tra le città di Ktorr: non erano permessi matrimoni tra persone che credevano in due spazzole diverse e i simboli dei rispettivi culti non potevano essere denigrati senza sollevare aspre lotte.
E' solo un abbozzo ma già mi ricorda qualcosa...
I Ktorriani di Ciprut (chiamati Ciprutsi) credevano che attorno al loro Sole, assieme al pianeta Ktorr e ad un'altra manciata di pianeti simili ma disabitati, orbitasse anche una piccola spazzola rossa.
I Ciprutsi credevano fermamente a questa ipotesi, benchè non si potesse verificare in alcun modo (la spazzola a detta degli anziani del popolo era troppo piccola per essere vista anche dai più potenti telescopi), e ci credevano per il solo fatto che, secoli prima, alcuni saggi ne avevano postulato l'esistenza.
Il culto della spazzola crebbe negli anni, si diffuse in tutta la popolazione, e gran parte della cultura Ciprutsa si sviluppò attorno a questa certezza: la spazzola c'era e poteva influenzare la vita dei Ktorriani.
Sorsero le scuole della spazzola, dove i giovani Ciprutsi apprendevano tutti i dettagli del culto, e i templi della spazzola, dove il popolo si riuniva periodicamente per parlare della spazzola e dove si ascoltava il discorso dello stregone, l'unico deputato ad interpretarne i desideri.
Una volta alcuni Ciprutsi misero in dubbio l'esistenza della spazzola, ma quando cercarono di spiegare le loro ragioni furono cacciati dalla città e bollati come eretici; in seguito, per evitare che il culto della spazzola fosse di nuovo messo in dubbio, gli stregoni costruirono un rigido sistema di regole in cui imbrigliarono il culto: chiunque andasse contro queste regole era ritenuto eretico.
Nelle città vicine sorsero dei culti molto simili a quello della spazzola, ma che da quello differivano in alcuni particolari (il colore del manico o la lunghezza delle setole), e gli stregoni di queste città, per preservare il loro culto e distinguerlo dagli altri, attuarono la stessa tecnica dei Ciprutsi: costruirono dei sistemi rigidi di regole, al di fuori delle quali non si poteva andare.
I sistemi di regole cambiavano quindi da una città ad un'altra in alcuni dettagli (i giorni da dedicare alla spazzola, le formule magiche da recitare, i desideri che si attribuivano alla spazzola) e tutto ciò portò ad una acerrima rivalità tra le città di Ktorr: non erano permessi matrimoni tra persone che credevano in due spazzole diverse e i simboli dei rispettivi culti non potevano essere denigrati senza sollevare aspre lotte.
E' solo un abbozzo ma già mi ricorda qualcosa...
tutto questo parlare di spazzole...
RispondiEliminaa casa dell'impiccato non si parla di corda
pdb