domenica 2 maggio 2010

Agorà

Ho appena visto Agorà, di Alejandro Amenábar.
Bel film, stupenda la ricostruzione di Alessandria nel IV sec., e le simulazioni degli avvicinamenti con la cinepresa dallo spazio siderale fino alle singole scene in dettaglio sulla superficie del nostro pianeta (utili per dare sempre il giusto valore alle nostre vicende...).

Il film tratta della storia di Ipazia, la filosofa astronoma, osteggiata dalla nascente setta dei cristiani a causa del suo essere donna influente e delle sue attività di ricerca libera e aconfessionale; e della biblioteca di Alessandria, la più grande del mondo antico, ultimo baluardo del libero pensiero prima di secoli di oscurantismo religioso. Ipazia finirà fatta a pezzi dai fanatici cristiani, la biblioteca diverrà una stalla e i manoscritti saranno distrutti.

In una delle ultime frasi prima di morire Ipazia, rivolta ad un vescovo cristiano che la sta condannando per empietà e stregoneria, dice: "voi non mettete in dubbio ciò in cui credete, non potete; io devo".

L'ennesima testimonianza, se ce ne fosse ancora bisogno, che le religioni sono state causa di buona parte dei mali dell'umanità, e che non hanno ancora finito il loro compito.

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