Gianni: Uelà Franco, tutto bene? Ti vedo scosso.
Franco: Non sai cosa è successo al mio amico Luigi. Ha la mia età, tutta la vita davanti, e gli hanno appena diagnosticato una malattia incurabile ed inesorabile al cervello. Lui è distrutto, vuole continuare a vivere...
G: Ma non c'è proprio più nulla da fare?
F: Beh, i medici gli hanno proposto una soluzione. Vorrebbero sperimentare su di lui una tecnica pionieristica che permette di trapiantare il cervello da un donatore, proprio un cervello completo di tutto, personalità, ricordi, sensazioni, aspettative, timori, insomma tutto quello che crediamo sia associato a quella massa molliccia e informe che risiede nel nostro cranio... hanno già individuato il potenziale donatore, è un maestro elementare morto in un incidente stradale.
G: Accidenti, vista così non mi pare un grande affare.
F: Perchè dici questo?
G: Pensaci bene. Dopo l'operazione Luigi avrà esattamente le stesse sensazioni, gli stessi ricordi, la stessa personalità, lo stesso "io" del maestro. Più che un trapianto di cervello dal maestro a Luigi, mi pare un trapianto di corpo da Luigi al maestro.
F: Vuoi dire che sarebbe preferibile essere nei panni del maestro morto e non in quelli di Luigi che è ancora vivo?
G: A me puzza di fregatura...
Franco: Non sai cosa è successo al mio amico Luigi. Ha la mia età, tutta la vita davanti, e gli hanno appena diagnosticato una malattia incurabile ed inesorabile al cervello. Lui è distrutto, vuole continuare a vivere...
G: Ma non c'è proprio più nulla da fare?
F: Beh, i medici gli hanno proposto una soluzione. Vorrebbero sperimentare su di lui una tecnica pionieristica che permette di trapiantare il cervello da un donatore, proprio un cervello completo di tutto, personalità, ricordi, sensazioni, aspettative, timori, insomma tutto quello che crediamo sia associato a quella massa molliccia e informe che risiede nel nostro cranio... hanno già individuato il potenziale donatore, è un maestro elementare morto in un incidente stradale.
G: Accidenti, vista così non mi pare un grande affare.
F: Perchè dici questo?
G: Pensaci bene. Dopo l'operazione Luigi avrà esattamente le stesse sensazioni, gli stessi ricordi, la stessa personalità, lo stesso "io" del maestro. Più che un trapianto di cervello dal maestro a Luigi, mi pare un trapianto di corpo da Luigi al maestro.
F: Vuoi dire che sarebbe preferibile essere nei panni del maestro morto e non in quelli di Luigi che è ancora vivo?
G: A me puzza di fregatura...
#1 05 Giugno 2010 - 21:38
RispondiEliminaperbacco però questo Franco che vita avventurosa!
nel giro di tre giorni smette di mangiar carne e diventa testimone del primo trapianto di cervello al mondo.
Gianni invece non è altro che un cacadubbi. (e io credo di sapere in chi si identifica il blogger)
pdb
utente anonimo
#2 07 Giugno 2010 - 14:40
ma secondo me il trapianto dle cervello di maestro elementare dobbiamo farlo a Franco. davanti si scrive "davanti" e non "d'avanti".
utente anonimo
#3 07 Giugno 2010 - 14:55
se è per questo anche Gianni che esordisce con "Uelà", ma da dove viene? dalla Val Brembana?
pdb
utente anonimo
#4 07 Giugno 2010 - 21:01
beh, che vuoi, Franco è fatto così, parla di getto e non si accorge degli apostrofi al posto sbagliato, ma la colpa è tutta mia che lo lascio fare, a volte dovrei controllarlo di più... del resto non si scrive nemmeno "dle cervello di maestro elementare", ma la bellezza di un blog è questa, si può inzepparlo (si dice?) di strafalcioni e farla franca. A proposito, chi sei?
Per il saluto di Gianni vedi sopra. La prossima volta esordirà con un più sardo ea te familiare Aiò.
aaqui
aaqui
#5 08 Giugno 2010 - 10:49
se, per cortesia, si potesse evitare di attribuirmi eccessiva contiguità con le tradizioni i modi di dire della Sardegna, ciò andrebbe a vantaggio oltre che della dignità del sottoscritto anche del presente blog, privandolo di quell'aura da circolo ristretto e quasi familiare che lo confinano necessariamente in un ambito provinciale tarpando le sue piccole ali da blog cosmpolita.
pdb
utente anonimo