sabato 19 febbraio 2011

Godel #5.1 - primo passaggio

Troppa fretta. E' sempre stato uno dei miei problemi. E per dimostrarvi la mia capacità di autocritica vi autorizzo anche a facili battute a sfondo sessuale.
Da quello che ho capito dai feedback scritti e orali ricevuti, fino al post #4 era tutto più o meno chiaro. Il #5 è stato invece il fallimento totale. Facile capire che il problema è il #5, pertanto riprenderò da quello e seguendo il consiglio di buona parte dei miei lettori dedicherò un post ad ogni passo logico.

Spero che almeno la pianificazione del lavoro che apriva il post fosse sufficientemente comprensibile.
Con la codificazione numerica descritta nel #3 abbiamo solo introdotto il linguaggio che Godel intende utilizzare nella sua dimostrazione.
Ora con questo linguaggio dobbiamo:
a. costruire una formula che dice di se stessa: "io non sono dimostrabile"
b. dimostrare che questa formula è in effetti indecidibile (nè dimostrabile nè negabile)
c. dimostrare che, pur essendo indecidibile con gli assiomi del sistema di riferimento, è tuttavia vera.

L'obiettivo a. si suddivide nei tre passaggi che avevo sconsideratamente compresso nel precedente post, ma ora mi sono ricreduto, quindi analizziamo qui solo il primo passaggio, che riguarda la relazione tra una dimostrazione e la sua conclusione. Partiamo dall'esempio di dimostrazione che avevamo fatto in precedenza (attenzione, comunicazione agli utenti, la mia adorata ma un po' birichina Sallustia interpreta la E rovesciata che ho tentato di scrivere come simbolo di esistenza con un simbolo di dollaro $: se voi fino ad ora avete visto la E rovesciata bene, ma da ora in poi il $ significa "esiste").

1)                             ($x)(x=Sy)
2)                             ($x)(x=S0)

La dimostrazione qui sopra significa semplicemente che esiste un x tale che x è un immediato successore di y, quindi, per y=0, esiste un successore immediato del numero zero, quindi esiste il numero 1. A parte il significato della dimostrazione, che non è fondamentale per quanto segue, avevamo visto che il numero di Godel della 1) era M e che quello della 2) era N. In base alle notazioni condivise l'intera dimostrazione aveva come numero di Godel                          
K=2^M x 3^N
Questo è un numero stratosferico, perchè i numeri di Godel dei singoli passaggi della dimostrazione, che sono già enormi, compaiono come esponenti dei primi due numeri primi, 2 e 3. Per quanto grande possa essere, la formula qui sopra mette in relazione K (il numero di Godel dell'intera dimostrazione) e N (il numero di Godel della sua conclusione). Facciamo un esempio ancora più semplice. Nel #3 avevamo detto che ($x)(x=Sy) aveva numero di Godel
M=2^8 x 3^4 x 5^11 x 7^9 x 11^8 x 13^11 x 17^5 x 19^7 x 23^13 x 29^9
Questo significa che esiste una relazione tra l'intero numero M e, ad esempio, la sua ultima parte 29^9 (nel caso specifico 29^9 è un divisore dell'intero numero M). Allo stesso modo esiste una relazione tra K e N in K=2^M x 3^N. Per chi ricorda qualcosa delle funzioni algebriche del liceo è come se dicessimo che K è in funzione di N, ossia K=f(N). Però per ricordarci che K è l'intera dimostrazione e N è la sua conclusione, al posto di K=f(N) scriviamo Dim(K,N) (abbreviazione di "K" è la dimostrazione di "N"), che vuol dire che esiste una relazione tra K ed N: se la relazione esiste significa che il super numero K ha in qualche modo dentro di se il numero N, e se ciò è vero vuol dire che la dimostrazione K ha dentro di se il passaggio N e che quindi N è la conclusione (o addirittura un passaggio intermedio, che è lo stesso) di K.
Dim(K,N) significa metamatematicamente “la sequenza di formule con numero di godel K è una dimostrazione della formula con numero N".

Se la tale relazione metamatematica non esiste, quindi se N non è in relazione con K, e quindi se N non è la formula conclusiva del processo di dimostrazione identificato con K, allora possiamo scrivere ~Dim(K,N).  In quest'ultimo caso preferisco scegliere lettere diverse da Ke N perchè nel nostro esempio K è davvero una dimostrazione di N, quindi per non fare confusione cambierò le lettere in x e z per simboleggiare un altro processo di dimostrazione e un'altra conclusione non in relazione tra loro: scriverò pertanto

~Dim(x,z)

Abbiamo concluso che ~Dim(x,z) significa “la sequenza di formule con numero di Godel x non è una dimostrazione della formula con numero di Godel z”.
E questo è il primo passaggio.
E' più chiaro? Attendo almeno un paio di feedback tipo "eureka", altrimenti non proseguo oltre.

2 commenti:

  1. Anonimo15/11/11

    Commenti:
    #1 19 Febbraio 2011 - 23:58

    Eureka, pure stavolta ho battuto quel fagiano di Paolo sul tempo!!! P.s. È il post più nerd del web!!
    utente anonimo
    #2 20 Febbraio 2011 - 00:11

    Eureka. (il mio àipad mi ha sempre mostrato il segno del dollaro in luogo di quello dell'esistenza; non immaginavo di essere il solo a vederlo così, credevo fosse un tuo modo da materialista storico di interpretare la realtà, qualcosa del tipo "solo ciò che può essere monetizzato ha ragione di esistere"). Pdb
    utente anonimo
    #3 20 Febbraio 2011 - 10:55

    Nerd??? Ma non sai che con gli occhiali, gli incisivi prominenti, l'attaccatura alta e le dimostrazioni matematiche copiate si scopa come ricci? Almeno così una volta mi hanno detto... Ti terrò aggiornato. Aaqui
    aaqui
    #4 20 Febbraio 2011 - 23:00

    È vero! Infatti siamo un sacco di donne a leggerti. Pdb
    utente anonimo
    #5 24 Febbraio 2011 - 13:15

    ok lo ammetto a volte leggo anche io. Ma si vede chi sono?
    Un momento, chiarisco che a volte leggo anche io le chiacchierate tanto per parlare, le dimostrazioni matematiche no.
    utente anonimo
    #6 24 Febbraio 2011 - 21:58

    Se non ti firmi non si vede chi sei. Dacci perlomeno un indizio, altrimenti non riesco a fare un sonno del tutto tranquillo.
    aaqui
    #7 18 Aprile 2011 - 10:04

    Ehm....io di Godel avevo sentito parlare.
    Proprio di questa indecidibilità. E' pazzesco che una formula possa essere al tempo stesso non dimostrabile, non negabile tuttavia vera!
    Delle varie sequenze matematiche non ho capito un tubo ma il concetto è affascinante. Ha a che fare con il metodo del pensiero?
    Se induttivo o deduttivo? Se partiamo da assiomi o da una prassi?
    A me la matematica piace in relazione al metodo del pensiero e alla psiche...
    Se sono importuna....

    rigorosamenterosso
    #8 18 Aprile 2011 - 20:50

    Non so se abbia a che fare con il funzionamento della mente, qualcuno porta i teoremi di indecidibilità di Godel come esempio dell'incompatibilità tra gli algoritmi matematici e l'intelligenza umana. A me sinceramente non pare che Godel volesse dire questo. Ma non ho ancora maturato una visione sufficientemente chiara in proposito.
    aaqui

    RispondiElimina
  2. Anonimo15/11/11

    #9 18 Aprile 2011 - 22:57

    Ehi Rigorosamenterosso, ( scusa Tacchino, ma in presenza di una signora ci si rivolge prima a lei) qualcosa mi fa pensare che quell'occhio appartenga ad una persona di assai giovane età. Sarà la dimensione ridottissima della pupilla, probabile indicatore dell'uso di sostanze psicotrope, o più probabilmente il ritmo incalzante dei commenti che mi costringe a mantenere un livello di attenzione incompatibile con i sonniferi che mi somministra la badante. :) Sta di fatto che hai portato una ventata di aria fresca in questo gerontocomio. ( scusa Tac., ma non è per offendere, è solo captatio benevolentiae tesa alla fidelizzazione del commentatore. Pdb
    utente anonimo
    #10 19 Aprile 2011 - 09:43

    Ehm...sig. Tacchino, attenderò allora che Lei maturi una visione sufficientemente chiara in proposito (poichè,onestamente, dovrei faticare un bel pò per conquistarne una mia con i soli mezzi di cui dispongo ).
    Ehm...sig. PdB:
    1. i miei occhi "nascono" con la pupilla stretta (ma non a "spillo" badi bene) e me ne rammarico.
    2. le sostanze di cui parla sono ormai alle spalle, semmai per il rammarico di cui sopra, ricorrerei alla belladonna.
    3. i commenti a valanga, che hanno messo a disagio anche la sottoscritta, sono giustificati da un legamento lacerato che mi costrige all'immobilità nelle 4 mura domestiche. Disponendo di troppo tempo dovrò pur impiegarlo.......ma giovedì torno al lavoro quindi le sue dosi di sonnifero torneranno adeguatee la badante annullerà il biglietto solo andata per la Romania.
    4. grazie per la "freschezza": Le confesso che trovo il blog del Sig. Tacchino divertente ed ironico, così come i commenti dei (2/3?) frequentatori.Nel desolante panorama Splinder questo è già tanto.
    Buona giornata!

    rigorosamenterosso
    #11 22 Aprile 2011 - 21:54

    Ehi, Rigo, (posso chiamarla Rigo?) ho letto quella faccenda delle 4 mura domestiche e mi son chiesto: ma lei vive in un tetraedro? (scusi la minchiata, ma non ho potuto resistere.) Pdb
    utente anonimo
    #12 23 Aprile 2011 - 09:56

    Ehm... Ehm...si sig. Pdb, una vera minchiata in effetti, scherzi dell'eta' suppongo. Piuttosto...ehm... Signor tacchino lei e' invece in congedo Pasquale? Il fantasmagorico mondo di splinder e' in apprensione. Sono secoli che non posta! Statemi bene.:)
    rigorosamenterosso

    RispondiElimina