martedì 10 gennaio 2012

Kindleide, ovvero comperare o no un ebook reader? Una storia dove forma e sostanza si confondono

Qualcuno ricorda l'aggiornamento mezzi di un anno fa? Avevo appena messo le mani su un Ipad e ne ero entusiasta, tanto che subito dopo mi sono sentito in dovere di ringraziare personalmente Mr. Jobs.
Memore di quelle meravigliose sensazioni, deciso a riassaporarle a distanza di pochi mesi, e solleticato dall'appassionata recensione di Morc, ho passato l'intero pomeriggio di domenica a lambiccarmi il cervello sull'opportunità dell'acquisto di un Kindle, il lettore per ebook di Amazon. Innanzitutto sono convinto che fra i vari ebook reader il Kindle è di gran lunga da preferire a tutti gli altri, se non altro perché tra questi aggeggi elettronici vanno scelti quelli più diffusi, altrimenti rischi di trovarti come trent'anni fa chi aveva preferito il Betamax al VHS, ossia senza roba da metterci dentro. Inoltre il prezzo mi pare più che concorrenziale.
La decisione non è quindi quale reader comperare, che la risposta sarebbe facile, ma si sposta di un passo indietro: comperare o no un ebook reader? 
Nel corso dell'analisi mi sono presto reso conto che i vantaggi si sovrapponevano agli svantaggi, confondendosi con loro e rendendo magmatica e spesso indefinibile la situazione. Provo a ripercorrere i passi che ho seguito nel lungo pomeriggio di meditazione, perché siano di aiuto ed inspirazione per i numerosi feed-followers di Taccuino.

vantaggi
  • il Kindle è leggero, perfetto per il trasporto e l'uso in metro (buona parte del mio tempo dedicato alla lettura ha come sfondo i mezzi pubblici) e si sposa benissimo con le mie ambizioni minimaliste. Considero un grosso passo avanti quello di poter andare la mattina al lavoro solo con le chiavi di casa, il mio vetusto cellulare e un piccolo reader corredato di una custodia con taschino dove riporre il badge aziendale, l'abbonamento metro e una banconota da dieci euro. Questo equipaggiamento minimal contribuirebbe non poco alla mia felicità e al mio senso di libertà, un po' come la giacca in pelle di serpente di Nicolas Cage in Cuore Selvaggio.
  • il Kindle è capiente, posso portarmi appresso decine di libri che potrebbero essere utili. Ad esempio se sto leggendo l'ultimo di Federico Moccia, posso avvertire la necessità di avere a disposizione tutta la sua bibliografia passata, al fine di inquadrare meglio l'opera nel suo contesto, coglierne i riferimenti più nascosti e capire il percorso artistico dell'autore e la linea di sviluppo della sua narrativa. Comodo.
  • il Kindle ha accesso ad una immensa libreria elettronica, la più grande del mondo, quella di Amazon. Ben sedicimila titoli in italiano (sembrano tanti, vero?) e ottocentomila in inglese. In pratica ogni nuovo libro pubblicato ha la sua brava versione ebook.
  • il Kindle è versatile, in caso non si sappia il significato di una parola, si può con un gesto interrogare il dizionario Zingarelli nella memoria, o addirittura, in caso tu sia collegato con un wi-fi (anche se in metro ciò non accade spesso), con un altro gesto puoi approfondire la ricerca facendo un salto su Wikipedia o su Google. E una  volta su Google, di fronte a noi si apre l'immenso mondo della rete globale! Una specie di Ipad in miniatura, alla fin fine.
svantaggi
  • il Kindle è leggero, forse troppo leggero. Ci sono oggetti in cui forma e sostanza hanno confini sfumati, o per lo meno si influenzano a vicenda, ed il libro credo sia uno di questi. Avere in mano un saggio Bollati Boringhieri da otto etti significa che mentre provi a reggerlo con una mano (e con l'altra sei assicurato ad un solido appiglio) beh, ti rendi conto che lì dietro c'è del lavoro, e che se la lettura all'inizio pare ostica, vale la pena di sforzarsi e continuare, perché ci sono state delle persone che hanno faticato per produrre quell'affare, oltre al sudore dell'autore c'è lavoro tipografico, trasporto al punto vendita, sforzo dei commessi per l'allestimento nello scaffale, e preziosa carta che deve durare. E prima di abbandonarne la lettura con sufficienza ci pensi due volte. Sul Kindle l'ultimo di Moccia pesa come l'opera omnia di Darwin, meno di due etti, e qualcosa significherà: per me significa appiattimento sensoriale, con il rischio di confondere forma e sostanza, e pensare che l'ultimo di Moccia e l'opera di Darwin pesano uguali perché più o meno sono uguali. L'occhio, l'olfatto, il braccio, mi danno le stesse sensazioni, e il cervello è portato alla confusione.
  • il Kindle è capiente, posso portare mille libri con me, ma il rischio dell'effetto R4 è in agguato. Mi spiego. Un paio di settimane orsono, il caro Babbo Natale, coerentemente con la richiesta e la lettera diligentemente redatta da mia figlia, ha lasciato sotto l'albero un Nintendo DSi, una di quelle consolle portatili per giochi che ogni settenne che si rispetti porta in tasca. Babbo (mi permetto di chiamarlo così), nella sue esigenze di contenimento spesa, ha studiato a fondo prima di procedere nell'acquisto del desiderato oggetto. Avendo saputo dai suoi folletti che un singolo gioco per DSi costa circa trenta euro, ha valutato tutte le alternative a cotanto spreco: il noleggio, il mercato dell'usato o la mitica opzione R4, che significa acquistare al prezzo di trenta euro una scheda di memoria SD craccata e con una singola e semplice mossa infarcirla con qualche centinaio di giochi scaricati aggratis da e-mule. In sintesi: trenta euro per cento giochi taroccati contro trenta euro per un gioco originale. Libido illimitata sottoprezzo contro dignitosa ma povera onestà. Babbo, per uscire dall'impasse, ha valutato un aspetto: ha immaginato la bimba alle prese con cento giochi, senza alcuna capacità di discernimento, in preda all'abbuffata senza senso e senza passione, e ha ricordato l'epoca dei suoi primi giochi elettronici, dove il massimo del divertimento era cimentarsi con un gioco fino a conoscerne le schermate a memoria, e sfidare se stessi al record memorabile, come con lo Snake raccontato dal ciclofrenico. E Babbo ha scelto il singolo gioco originale. Ho paura che lo stesso possa avvenire con il Kindle: centinaia di libri a disposizione dietro quello schermetto, con l'imbarazzo di cosa leggere e la possibilità, alla minima difficoltà, di switchare sul prossimo ebook.
  • il Kindle ha accesso ad una immensa libreria elettronica, solo che quando ho provato a cercare il libro che attualmente ho sul comodino e quelli che vorrei acquistare nel corso del prossimo mese, non ne ho trovato nemmeno uno in versione elettronica. Certo, non si tratta degli ultimi best seller Mondadori, sono saggi (molto divulgativi) di varia scientificità, ma è pur vero che non è che posso aggiungere un nuovo limite alla scelta delle cose da leggere solo perché non esiste la versione ebook. Beh, direbbe Morc con voce suadente, esiste nella maggior parte dei casi la versione inglese, e il Kindle ti mette a disposizione un comodo dizionario Oxford compreso nel prezzo, basta che clicchi e il gioco è fatto. Ma non voglio ridurmi a leggere il dizionario per la metà del mio viaggio in metro.
  • il Kindle è versatile, può addirittura accedere al web e trasformarsi in uno spartano tablet. Anzi, mi dicono che il nuovissimo Kindle Touch, in vendita per ora solo negli USA, è un tablet vero e proprio, con tutte le funzioni che ci si aspetta da un affare del genere, web, video, musica, giochi, apps varie, email. E allora che cosa c'é di nuovo? un Ipad un po' più piccolo e leggero con lo schermo ad inchiostro semovente e non a cristalli liquidi. E che faccio, un aggiornamento mezzi già vecchio di un anno?
Questa è la situazione, cari lettori. A voi la scelta.

11 commenti:

  1. La scelta di babbo natale mi è parsa molto educativa! Bravo!
    L'effetto sul kindle però non è paragonabile, a quanto ne so infatti i libri che puoi leggere sono solo quelli protetti e quindi non è possibile l'effetto R4. Inoltre tra i difetti so che c'è anche una certa osticità nel leggere i pdf. Inoltre le versioni in bianco e nero non ti consentono di leggere molte delle riviste on-line a cui sono abbonato, piene di immagini e colori. In definitiva mi sembra una scelta molto di nicchia e limitata ai libri. Insomma a me sembra che il kindle (attuale) farà la fine del betamax e i tablet a colori (che fanno le stesse cose,forse un pò peggio, ma ne fanno anche molte altre di più) siano il VHS. Per rimanere nel paragone audiovideo: io aspetto che esca il cd/dvd.
    e.

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  2. Come effetto R4 mi riferivo non alla possibilità di craccare libri, quanto alla potenzialità di averne 100 su un unico lettore, con l'incentivo a cambiare libro alla prima difficoltà o alla prima pagina sgradita. la lettura è anche costanza, volontà, a volte persino sacrificio, che poi però paga dieci a uno. o almeno così è stato per me in alcuni casi.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. A parte la tua discutibile passione per Moccia, devo dire il Kindle va preso per quello che è: un lettore di e-book e basta! Permette di leggere libri ma non riviste. Si possono leggere anche dei pdf personali a patto di trasformarli per mezzo di un programma (ad esempio Calibre) in formato MOBI. Dopo di che io il libro Bollati Boringhieri da otto etti continuerei a comprarlo in forma cartacea ma l'opera omnia di Moccia la comprerei in formato elettronico senza tanti rimpianti, così come le biografie di Jobs o Agassi.
    Per quello che riguarda il sondaggio ribadisco che l'iPad verrà sorteggiato: non è una gara a chi ha compilato il questionario per primo...

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  5. quindi ho ancora il 50% di possibilità di vincere...

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  6. Sappia Sig. Tacchino che l'adesione al sondaggio è stata dell'ordine delle decine e solo nelle prime 24 h. L'iPad di pdb con tutta la sua rubrica piena di contatti appartenenti al dorato mondo della cinematografia fa gola a molti...
    Morc

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  7. Il punto 1 degli svantaggi mi ha colpito assai. Lei sig. Tacchino sa come raggiungere inaspettati livelli di profondità.

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  8. e anche lo scorfano si è fatto il kindle...
    sempreunpoadisagio.blogspot.com/2012/01/lamico-e-il-k.html

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  9. confesso che mi sono parzialmente convertito anch'io: ho scaricato la app di kindle su ipad e ho acquistato qualche libricino non impegnativo. la differenza di prezzo col cartaceo era troppo allettante.

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  10. Anonimo27/10/15

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