giovedì 10 maggio 2012

Juno e l'innovazione

Il brano conclusivo suonato a due chitarre acustiche e due voci è colla cianoacrilica per le mie orecchie, rimane attaccata per giorni che per toglierla devi usare la lametta.

Ho visto Juno già che sono due giorni e quella musica è sempre lì, accoccolata tra i miei gangli. E del resto tutto il film, una produzione USA del 2007, regia di Jason Reitman, che tra l'altro scopro solo ora che ha vinto il premio Marco Aurelio come migliore pellicola al festival di Roma del 2007, non è niente male.
E' raro che io veda un film a casa, non ho abbonamento satellitare nè pay tv, quindi devo noleggiare. E da qualche tempo ho un nuovo strumento tecnologico che mi permette di evitare totalmente qualsiasi rapporto con videoteche, macchine per la restituzione di DVD 24h e ricariche di tessere: con il mio fedele Ipad noleggio in maniera del tutto legale e a prezzi modici dei film da iTunes, poi ho un mese intero per vederli con calma sul mio modernissimo TV LCD tramite cavo HDMI. L'innovazione è importante, soprattutto quando ti permette di assecondare una latente misantropia.
Ok, insomma, ho visto Juno, dialoghi mai banali, personaggi molto autentici, fino ad essere bruttini, gente comune di periferia americana, i pochi belli del film rimangono marginali e ambigui, non sai se ti ci poi fidare fino in fondo. Le soluzioni adottate nella trama sono sempre lontane da quelle che immagini durante lo svolgersi degli eventi, e il film si dipana su un percorso che non ti aspetti. Ve lo consiglio.
Qui in basso vi propongo la jam session finale a due chitarre acustiche. Negli ultimi fotogrammi noterete il solito gruppo di podisti adolescenti in canotta rossa che fa da sfondo a parecchie immagini del film.


9 commenti:

  1. Il film è bello, gie lo riconosco, d'accordo su tutto. La musichetta però non è proprio indimenticabile: continuo a non capire bene come funzionino i suoi gangli.

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    1. Sì, me ne rendo conto che non è un granchè, una sorta di cantilena circolare, però, almeno con la mia debole mente, ha un potere ipnotizzante.

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  2. Si film molto molto carino. Non ho capito però quale sarebbe l'innovazione... che usi itunes per noleggiare i film (guarda che il noleggio digitale c'è da un sacco di tempo) O che l'hai visto sul tv lcd (guarda che oramai siamo al 3d) o che hai l'ipad (guarda che per risparmiare ti avevamo regalato il modello 1 ricondizionato che oramai te lo tirano dietro) o che c'hai il cavo hdmi (guarda che è come dire che c'hai la scart)!

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    1. L'innovazione è relativa al punto dal quale parti, non è assoluta. Uno che va in giro con il Ciao Piaggio se compra un Peugeot finec anni 80 si innova anzichenò.

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  3. Secondo questo principio dovremmo complimentarci con l'eventuale aborigeno della foresta pluviale che sul suo (improbabile) blog si vantasse di aver smesso di cibarsi delle cervella dei suoi antenati defunti.

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    1. Non negherà mica che si tratti di innovazione...
      Non ho mai detto invece che bisogna complimentarsi per essa, e non cerco complimenti per me, ne facevo solo al film. Sta fumando percaso mariuana?

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  4. No, niente psicotropi, è solo l'amore per la polemica sterile e irritante tipica di chi commenta i blog altrui.

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  5. ok allora io che mi sono sempre pulito le orecchie con le dita, mia moglie mi ha costretto a usare il cotton fioc. E' innovazione anche questa allora. E mi piace tanto vantarmene sui blog altrui.

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  6. Felix11/5/12

    Io... Ho fatto il bidet....

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