lunedì 7 novembre 2011

Splinder addio

C’è tanta bassa qualità in giro. E questo non si spiega in un mondo di concorrenza perfetta. Dai miei studi di economia ricordo questo e poco altro: se ipotizziamo la concorrenza perfetta, la qualità si livella verso l’alto, perché se vendi robaccia sei punito dal mercato, i clienti vanno da un altro.
Come si spiega allora la bassa qualità da cui siamo circondati? Con la fallàcia dell’ipotesi iniziale: evidentemente, non c’è concorrenza. Chi vende scarsa qualità può continuare a farlo contando sull’inerzia dei clienti, sulla loro pigrizia a cambiare; il negozio sotto casa offre latte scadente a prezzo alto? Ci sarà sempre il vecchietto che deve andarci. La compagnia di assicurazione alza ogni anno il premio della tua polizza? Conta sul fatto che per cambiare contratto devi avvertire per raccomandata, girare, brigare, e molti di noi sono troppo pigri o indaffarati per farlo.
Poi a volte a questa inerzia si aggiungono delle barriere all’uscita messe lì apposta e che ti rendono difficile se non impossibile la via di fuga. Vuoi cambiare telefonino? Beh se ne compri uno della stessa marca puoi trasferire la rubrica, altrimenti perdi tutto.
Tutto questo pippone per dire che voglio cambiare casa a Taccuino 22. Era un po’ che ci pensavo, ma ora è davvero arrivato il momento. E’ risaputo che Splinder, come piattaforma blog, è una schifezza. L’ho scoperto persino io, da utente poco evoluto, quando ho comunque dovuto combattere con problemi di impaginazione, pubblicità non volute, assenza di qualsiasi tipo di personalizzazione del template, niente statistiche, e ho deciso di passare a Blogspot.
Mi sono poi chiesto, ingenuamente, ma come mai ancora tante persone stanno su Splinder? Sì, la pigrizia a cambiare conta di sicuro, ma cos’altro? E ho scoperto che trasferire un blog da Splinder a un’altra piattaforma non è nemmeno previsto. Come se dicessero, sì, è vero, facciamo schifo, ma è meglio se rimani con noi, sappi che non è possibile trasferire tutti i post e i commenti fatti fin’ora su un altro blog. Come la storia del telefonino e della rubrica. Come se cambiassi casa e mi dicessero che è vero, i mobili sono tuoi, ma li devi lasciare nella vecchia casa perché ti cambiamo la serratura alla porta.
Quindi, ancora più decisamente, da oggi trasloco. Il mio nuovo indirizzo sarà http://taccuino22.blogspot.com/, spero aggiorniate i vostri feed e tutte le cosette che avete, altrimenti pazienza, non credo di perdere schiere di lettori.
Per quanto riguarda i vecchi post ho deciso che farò come per una casa dalla quale non mi fanno portar via i miei mobili dalla porta: entrerò dalla finestra durante la notte, li smonterò a mano pezzo per pezzo e li rimonterò nella nuova casa. Tradotto in blogghese significa che per ora rimangono al vecchio indirizzo, poi, quando ne avrò tempo, cercherò di trasferirli manualmente (copia e incolla) sul nuovo, con le date originali. Proverò anche a trasferire alcuni dei commenti che più mi hanno stimolato il gargarozzo (o anche tutti), perché credo che in molti casi siano parte integrante dei post. Dei commenti lascerò immutate nome e URL dell’autore, dove non anonimo. Purtroppo non riuscirò a inserire la data originale, spero non me ne vogliano gli autori.
La mia velocità di trasferimento a mano è al massimo di due post al giorno, conto di finire in qualche mese. Immagino resisterete.

9 commenti:

  1. Avessi saputo che a volte i commenti assolvevano anche al ripugnante compito di stimolarle il gargarozzo mi sarei astenuto dal postarne.
    Pdb

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  2. Complimenti, lei è il primo a commentare nella nuova casa Taccuino. Io il secondo.

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  3. Benvenuto su blogspot!
    Morc

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  4. Grazie Morc, io e la dolce Rigo eravamo rimasti tra i pochi splindersuperstiti. Ora non mi resta che convincere la monocola.

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  5. che commozzziooooone.....
    è bellissimo vederla qui....come le dona questo nuovo abito, è così chic....

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  6. e il suo occhio? che fine ha fatto? mi sa che deve aprire un profilo su Blogger, altrimenti come la riconosciamo? Faccia presto, prima che Pdb la veda in queste condizioni...

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  7. Sig. Tacchino....perdoni l'ardire.... ma lei e' su Blogspot.
    Vuole proprio perdermi di vista....

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  8. Beh, casa nuova, quartiere nuovo, non so ancora dov'è il pizzicagnolo, mi perdonerà qualche attimo di confusione.

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  9. Troppo tardi. Non veduto, l'ho vista.
    Pdb

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