lunedì 5 dicembre 2011

Diario di una domenica qualunque


Pioggia e schiarite, 12° e vento leggero di libeccio, 67.2 kg.

Paese sull'orlo del baratro ma ottimismo nell'aria. Il premier rinuncia allo stipendio, il ministro del welfare si commuove mentre chiede sacrifici sulle pensioni e io riesco finalmente a sostituire lo stop al motorino.

Le targhe alterne hanno scombussolato i piani dei romani, ma va bene così se si tratta di far qualcosa per l’aria che respiriamo. Oggi cerco fiducioso nei siti istituzionali, ma niente dati sull’operazione. Ha funzionato? Quante auto in meno hanno circolato? L’aria è migliorata? E’ un’iniziativa efficace o serve solo a sostenere la domanda di auto Euro 5? Un alone di mistero copre tutto.

Per uccidere la noia porto tutta la famiglia alla festa di un settenne. Animazione quantomeno peculiare, basata esclusivamente su scariche di testosterone: giochi che esaltano la fisicità, bastonate e schivate, urla e gol, sudore e capitomboli, maschi abbracci e pacche sulle spalle. Le femmine si devono accontentare di osservare la battaglia dal bordo arena.

Intercetto brandelli di conversazione.
-Come va?
-Insomma, ho avuto un mal di pancia con scacozzo che mi ha incollato al cesso per ventiquattr'ore.
-E come ti è venuto?
-Mah, sarà stato un colpo di freddo alla pancia.
Un colpo di freddo. Alla pancia. Io sull'enciclopedia medica questo disturbo non l'ho mica trovato. Eppure ho cercato bene, sia sotto la c che sotto la f, ma niente da fare. Comunque conviene stare riguardati, che il colpo di freddo, nonostante la sua scarsa popolarità nelle pubblicazioni di settore, è sempre in agguato.

2 commenti:

  1. Sull'enciclopedia non ci sarà ma a me, se prendo freddo al pancino dopo aver mangiato, lo scacozzo viene sempre.
    Morc

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  2. Un mio amico c'è morto.

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