domenica 12 febbraio 2012

Vivere nel presente

Non è mia figlia
Mia figlia G ha quattro anni e vorrebbe vestirsi in base ai propri gusti, e non secondo i dettami, a volte anche a mio parere perlomeno discutibili, della genitrice. Io comunque, per ruolo, non devo mai entrare in contraddizione con le regole che mia moglie stabilisce. Pertanto, quando lei si viene a lamentare con me, le dico che ora è ancora piccola, ma un giorno quando sarà più grande potrà decidere da sola cosa indossare.
La bimba pretende un traguardo più concreto da raggiungere che non un semplice 'diventare grande', e mi chiede: "quando?" E io lì per lì improvviso, "beh, diciamo a sedici anni: quando avrai sedici anni come tua cugina F, allora potrai decidere cosa metterti per uscire". Già pentito per la frase buttata a caso, ne sto valutando con più attenzione le controindicazioni, e già me la vedo con minigonne vertiginose e magliette che lasciano intravedere il tatuaggio all'altezza dell'osso sacro. Ma lei, concentrata sul presente come ogni altro bambino al mondo, prorompe esclamando "papà, ma a sedici anni si muore!".

4 commenti:

  1. Si tesoro, ma si può scegliere il vestito con cui essere inumati.

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  2. Secondo me intendeva dire che a 16 anni muore l'infanzia. Potrà si vestirsi come le pare, ma non sarà divertente come adesso.
    e.

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  3. ...e se si muore a sedici figuriamoci a quarantuno. A buon intenditor...
    (me l'ha detto mia moglie)

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