martedì 22 novembre 2011

Precisione approssimata

È da qualche mese che ho al polso un orologio automatico russo, un Vostok pagato poche decine di euro, di quelli massicci e tutti di metallo. Porta quattro minuti di ritardo a settimana. Il venerdì lo metto due minuti avanti rispetto all'ora effettiva, il sabato è ancora un po' avanti, da domenica a martedì è sostanzialmente preciso, al mercoledì e al giovedì comincia a perdere un minuto o poco più, fino al venerdì, quando ha un ritardo di due minuti, e io lo porto di nuovo avanti di quattro, esattamente due minuti avanti rispetto all'ora effettiva, e si ricomincia.
Trovo affascinante, in piena era web digital global atomica, dover compensare l'ora che leggo con un parametro variabile, che nel mio caso dipende dal giorno della settimana: mi sembra di essere un marinaio che compensa la lettura della bussola di bordo per eliminare gli effetti dell'influenza dei campi magnetici, o un astronomo che nelle sue misurazioni deve tener conto della deviazione della luce. Certo, un orologio digitale sarebbe più affidabile, ma il mio cipollone perlomeno mi dà l'illusione del controllo, conosco i suoi limiti e li trovo compatibili con le mie esigenze: una precisione approssimata.

4 commenti:

  1. Mi sono accorto di aver fatto qualche casino con l'impaginazione del post, che è stato pubblicato in un primo momento al contrario. Pardon.

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  2. Tranquillo, non eravamo tantissimi in quell'istante sul tuo blog.
    Pdb

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  3. forse l'orologio non va bene perchè è quello che hai acquistato spendendo un pò meno del dovuto? ed il rimorso dentro di te ti costringe ogni giorno a mettere mano all'oggetto fisico?.... delitto e castigo!

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