venerdì 23 marzo 2012

Perec #2 bis - La cantina bianca


Ho appena fatto una scoperta sensazionale. Il capitolo mai scritto, la descrizione della cantina in basso a sinistra alla quale ho accennato un post più in basso, quella storia assente, quei personaggi mai nominati, ebbene questo capitolo fantasma ha una collocazione precisa, o almeno avrebbe dovuto averla, perché in effetti quel capitolo non è mai esistito. Ma se fosse esistito avrebbe dovuto essere esattamente lì, a pagina trecentodiciotto, alla fine della terza parte, tra il sessantacinquesimo e il sessantaseiesimo capitolo, una sorta di sessantacinque bis.
Beh, non è stata una scoperta da Premio Nobel, in fondo è bastato osservare la mappa con un po' più d'attenzione per accorgermi che la linea verde che collega la stanza del capitolo 65, che è la seconda dell'appartamento Moreau, con la stanza del 66, la prima del negozio di antichità, è l'unica a non essere a mossa di cavallo, due passi dritti e uno di traverso, ma a semplice diagonale, un passo dritto e uno di traverso. L'unico spostamento che avrebbe consentito di rispettare il vincolo della mossa di cavallo sarebbe stato passare dalla 65 alla cantina bianca, e poi da quella alla 66, esattamente con due mosse di cavallo. Quindi la cantina avrebbe dovuto essere nominata proprio in questo punto, tra il 65 e il 66.
Una diretta conseguenza di questa scoperta è che è assolutamente possibile coprire tutte le celle di un quadrato dieci per dieci muovendosi con la mossa del cavallo e senza passare mai due volte sulla stessa cella, visto che Perec lo fa. Devo avvertire tutti i veri matematici qui fuori all'addiaccio, potete riporre i sacchi a pelo e tornare alle vostre case, non ho più bisogno di dimostrazioni, ora ho la prova empirica, mi basta.

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